James Holmes, in tribunale davanti ai parenti delle vittime

by Editore | 24 Luglio 2012 9:08

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Il ragazzo è stato condotto davanti a William Sylvester, giudice della Corte distrettuale della Contea di Arapahoe, a Centennial. In meno di mezz’ora, il giudice Sylvester ha ricordato a Holmes i suoi diritti e gli ha notificato di essere sospettato di omicidio di primo grado. Nell’aula, di fronte ad alcuni dei parenti delle vittime, Holmes non ha risposto alle accuse, assente, scuoteva il capo piano avanti e dietro, con gli occhi bassi, a volte chiusi, come se dormisse, tanto che alcuni media americani hanno avanzato l’ipotesi che fosse sedato. 
Le accuse saranno formalizzate tra una settimana, lunedì 30 luglio. Al procuratore distrettuale Carol Chambers spetta la decisione di perseguire o meno la strada che porterebbe Holmes alla pena di morte. Al momento, nello stato del Colorado, ci sono tre detenuti nel braccio della morte, l’ultima esecuzione risale al 1976. Fuori dal tribunale, il procuratore Chambers ha detto ai giornalisti che Holmes dovrà  rispondere di molti capi d’accusa, oltre all’uccisione di dodici persone e al ferimento di 58. L’appartamento imbottito di esplosivo, secondo gli inquirenti, appariva designato a uccidere poliziotti o altre persone che vi fossero entrati. «Le prove sono moltissime …» ha ripetuto il procuratore, e appare chiaro che sull’onda dell’emozione, la pena di morte sia il pensiero più diffuso almeno tra i cittadini di Denver.
Intanto proseguono le indagini. Secondo Dan Oates, capo della polizia di Aurora, Holmes avrebbe preparato la strage da molto tempo, si infatti era procurato 6 000 pallottole e possedeva legalmente almeno quattro armi da fuoco. Probabilmente il numero delle vittime al cinema poteva essere più alto se uno dei fucili a ripetizione usati nella strage non si fosse inceppato.
à‰ colpa di Batman dice più di qualcuno in rete – il film ha comunque incassato nel week end Usa 160 milioni di dollari. Sbagliato. Perché il problema che la strage di Aurora ripropone ancora una volta con forza, è quello del commercio di armi in America. « Nei prossimi giorni dobbiamo tutti riflettere insieme i su cosa fare per affrontare la violenza a insensata di cui soffre questo paese» ha dichiarato Obama a Aurora, dove ha incontrato i familiari delle vittime «da padre e da marito». Ma il presidente non ha intenzione di intaccare il diritto a possedere armi sancito dal secondo emendamento della Costituzione americana. Lo ha reso noto il portavoce della casa bianca, Jay Carney, precisando che non sarà  ripresa in considerazione la legge Brady dell’era Clinton, che prevedeva il bando delle armi semi-automatiche, decaduta nel 2004 con l’amministrazione Bush.

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