Marilyn Miracolo a Varsavia ecco gli scatti segreti dell’ultima diva

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BERLINO – Marilyn Monroe è immortale, nella Memoria collettiva e nell’emozione collettiva del mondo in cui viviamo. Ma non capita tutti i giorni che una collezione di quattromila foto, con centinaia di sue immagini inedite, riemerga da qualche archivio — dimenticatoio del passato. Sta per succedere, nel posto più improbabile e inatteso: Varsavia, la capitale polacca. Lassù sulla Vistola, dal 6 agosto al 7 settembre, le foto saranno esposte al pubblico in una mostra, poi saranno vendute all’asta. Eccola tornare quasi viva, negli scatti quasi tutti in bianco e nero che il suo amico Milton H. Greene, allora fotografo delle star di Hollywood, le dedicò con le sue Rollei o le sue Leica, sorprendendola in ogni momento intimo. Eccola in camicetta e jeans mentre si ridà  un tocco di rossetto sulle labbra leggendarie, mentre fa capolino ammiccante da sotto bianche lenzuola, o posa abbracciando Marlon Brando. Una scoperta straordinaria, che val la pena d’andare a vedere.
Per Milton H. Greene, Marilyn, al secolo Norma Jeane Baker, non aveva segreti. Lui era un amico, non un fastidioso paparazzo. Poteva scattare sempre le sue istantanee a pochi passi da lei. Nelle foto che i curatori della straordinaria mostra polacca stanno per offrire al pubblico, vedi la Marilyn dietro le quinte, quasi entri nel quotidiano indiscreto, spesso nervoso, sempre visivamente irresistibile, della giovane bionda che fece impazzire l’America e il mondo prima di morire tragicamente. Ecco la Marilyn più vera, negli scatti di Greene. Si pettina davanti allo specchio o sorride un po’ assonnata, forse appena sveglia.
È la Marilyn autentica, senza maschere, ma anche la Marilyn che ha imparato a sapersi mettere in posa in ogni istante della vita per non perdere il suo ruolo.
Scorriamo ancora, una dopo l’altra, le istantanee che la capitale polacca sta per offrire al pubblico mondiale, e vediamo Marilyn sorridere maliziosa dietro un velo rosso quasi trasparente. O ancora, rieccola sorridente davanti al tavolo del make-up, con un’espressione che sembra volerla dire tutta sull’autoconsapevolezza del suo fascino-arma segreta.
Di foto di Marilyn Monroe ne esistono già  a migliaia, su libri, musei, o scaricabili ovunque online. Ma la collezione di Milton H. Greene offre comunque inediti preziosi, ed è affascinante anche per la sua avventurosa storia. La collezione era stata acquistata da un ricco americano, un milionario di Chicago di cui nel rispetto delle leggi sulla privacy non viene fatto il nome.
Aveva buon gusto nel comprare e collezionare foto rare dei divi di Hollywood, ma poi fece il furbetto, o almeno ci provò. Dopo la rivoluzione del 1989, provò a truffare la rinata democrazia polacca con corruzione e imbrogli vari. Aveva sottovalutato i suoi partner. Gli inquirenti di Varsavia lo scoprirono, e con l’aiuto dello Internal revenue service e dello Fbi americani lo misero con le spalle al muro.
Costretto a rimborsare i suoi debiti al Tesoro pubblico polacco, il milionario dell’Illinois rinunciò a molti averi, offrì ogni boccone prelibato possibile. Anche quelle quattro grandi casse in legno sigillate, con la collezione di foto di Greene che nel frattempo era morto anche lui. Le casse rimasero a lungo negli Usa sotto sequestro per la rogatoria internazionale, alla fine il Tesoro polacco le ha prese in consegna. La collezione ha un valore commerciale di almeno 560mila euro, cioè dai 680mila ai 690mila dollari all’instabile tasso di cambio attuale. Lo Stato polacco esporrà  il meglio in una mostra, poi è deciso a vendere tutto all’asta: il tetto al debito pubblico in Polonia è dettame costituzionale da anni, quindi anche in un’economia dinamica e con i conti pubblici in ordine Marilyn è vendibile in nome del rigore. Se vi interessa, dunque, affrettatevi a prenotare un volo per Varsavia, per rivederla ancora una volta, dietro le quinte della sua vita. Vale la pena.


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