A Venezia “La sedia elettrica”, documentario su Bertolucci e la sua disabilità 

Loading

ROMA – Quando nel maggio scorso ha presentato a Cannes il suo ultimo film “Io e te”, Bernardo Bertolucci non si è tirato indietro davanti alle domande dei giornalisti che gli chiedevano della sua disabilità . “Per me questo è un ritorno alla vita. Ho trascorso gli ultimi 10 anni in una sorta di torpore, ma ora mi sono svegliato – affermava – Tutto questo è avvenuto nel momento nel quale ho accettato di essere disabile”. Il grande regista di capolavori come “Ultimo tango a Parigi”, “Il the nel deserto” e “L’ultimo imperatore”, raccontava di aver ritrovato la voglia di girare. Ma a permettergli di muoversi sul set era la sua sedia a ruote che chiama ironicamente “sedia elettrica”. Questa compagna di lavoro e di vita, simbolo di libertà  e al tempo stesso di costrizione, è la protagonista del documentario girato durante il bakstage del film da Monica Strambini e che sarà  presentato alla 69° mostra del cinema di Venezia.

La pellicola, che si intitola appunto“Sedia elettrica”, segue Bertolucci negli esterni, ma soprattutto nella cantina-set, allestita nello studio di Sandro Chia, e documenta le ansie e i dubbi degli inizi ma anche la gioia di tornare dietro la macchina da presa. Ci sono anche le visite degli amici (Richard Gere, Jeremy Thomas, Debra Winger), così come l’eccitazione e i rari nervosismi, fino alla malinconia della fine delle riprese. “Dall’inizio mi sono accorta che cercavo di non inquadrare la sedia a rotelle, poi all’improvviso ho capito che evitandola evitavo il cuore della storia – racconta Strambini – Arrivarci è stata una sfida e inevitabilmente è diventata una protagonista. Del resto lo stesso Bertolucci ne ha parlato per primo ironizzando sulla sua condizione di disabile”. “Dopo aver visto il documentario Bertolucci mi ha detto che è un lavoro molto emotivo – continua Strambini – e di essersi sentito inglobato”. “La sedia elettrica” sarà  presentato alla Mostra internazionale d’Arte Cinematografica nella sezione Venezia Classici e andrà  ad arricchire i contenuti extra del dvd del film “Io e te”, che uscirà  nei primi mesi del prossimo anno per Medusa home video.


Related Articles

Alla ricerca della città  emozionale e socialmente sostenibile

Loading

Le presenze italiane, da Venice Takeway alle sperimentazioni latinoamericane e cinesi

Una costituente non convincente

Loading

Di cosa parliamo quando parliamo di «valorizzazione»? Una analisi critica del «Manifesto» in cinque punti proposto nei giorni scorsi dal «Sole 24 ore» per «una costituente che riattivi il circolo virtuoso tra conoscenza, ricerca, arte, tutela e occupazione»

La fede tra dialogo e perdono

Loading

In che cosa consiste il valore di un dialogo “sincero e rigoroso”? Nel trovare un reciproco adattarsi delle posizioni? Minimi comuni denominatori? Ragionevoli mediazioni? No certo. Esso consiste nel pervenire alla massima chiarezza della distinzione – e nel riconoscerne la necessità. Posso pensare infatti di “conoscere me stesso” soltanto attraverso l’ascolto e lo studio dell’altro da me. Papa Francesco fonda questo “metodo” su due aspetti,  profondamente connessi, della fede cristiana.

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment