Dal videopoker al fumo Un decreto sugli stili di vita

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ROMA — Si caratterizza per una spiccata attenzione agli stili di vita, l’alimentazione e le attività  che incidono direttamente sulla vita del cittadino il decretone sulla sanità  in arrivo al Consiglio dei ministri venerdì prossimo: multe pesanti ai tabaccai che vendono sigarette ai minorenni, gioco d’azzardo vietato a meno di 500 metri da scuole e ospedali, cartelli con informazioni sul congelamento del pesce fresco e il sushi, solo per fare alcuni esempi. I 27 articoli attraversano i vari ambiti della sanità  italiana e sembrano in apparenza un insieme scollegato. L’obiettivo è invece unico: promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute.
Ecco allora gli interventi sulla categoria medica: esercizio della libera professione in ospedale con regole di tracciabilità  anche sul piano fiscale. I medici di famiglia si riuniranno in aggregazioni di studi per garantire un servizio sul territorio 24 ore su 24, si delinea un sistema di concorsi più trasparente e un meccanismo di polizze assicurative per tutelare i camici bianchi da denunce. 
Ampia la parte dedicata ai farmaci. Arrivano norme sulla sperimentazione (coordinata dall’Agenzia Aifa), sui medicinali omeopatici (procedure di autorizzazione semplificate) e sulla revisione del prontuario terapeutico dal quale verranno cancellati i prodotti il cui impiego non viene più considerato utile per il servizio sanitario pubblico.
Si delineano azioni a favore dei più deboli. Verrà  ampliato l’elenco delle malattie rare con cure a carico dello Stato, viene disegnato un piano sulla non autosufficienza da finanziare con la «liberalizzazione» di fondi ora utilizzati in altri settori.
Progetti cui si lavorava da mesi e che adesso vedono la luce in un’unica bozza a rischio di modifiche in ogni momento. La strada è lunga. La «rivoluzione» potrebbe realizzarsi in parte. Domani il ministro Renato Balduzzi incontra di nuovo le Regioni, armate di critiche che toccano più punti. Quindi il doppio esame del Parlamento. «È una proposta, siamo al livello di bozza — mette le mani avanti Balduzzi —. Dobbiamo discutere. Parlare di rivoluzione è troppo. Sono però interventi importanti, molti dei quali auspicati da tempo, basti pensare ai rapporti tra politica e sanità . Siamo aperti alle limature». C’è chi pronostica uno slittamento del decreto a settembre. Gli interessi in gioco sono parecchi, ci saranno pressioni per evitarli e smussare. Ci sono restrizioni nell’acquisto di sigarette da parte di minorenni con forti multe ai tabaccai. E poi tassa sulle bibite gasate e dolci (bersaglio principale la Coca-Cola). Si pensa di ricavare 250 euro l’anno. In altri Paesi, come la Francia, non ha funzionato. Previsto nei prossimi tre anni un prelievo di 7,16 euro ogni 100 litri introdotti nel mercato. Le industrie polemizzano: «E perché non colpire le merendine?». Maurizio Gasparri, capogruppo Pdl in Senato, annuncia battaglia: «Balduzzi usa argomenti strumentali. Ci opporremo». Tra le novità  l’obbligo di certificazione del medico sportivo per i praticanti amatoriali e non agonisti, inclusi gli iscritti alle palestre. «È un refuso, non è così», trapela a tarda sera dal ministero.
Per la prima volta, si prendono azioni di contrasto alle ludopatie, la dipendenza da gioco d’azzardo che a certi livelli diventa malattia. Vengono chiusi enti considerati inutili, ad esempio la Fondazione Istituto Mediterraneo di ematologia, un fantasma della sanità  italiana, con sede a Roma, e i trapianti di midollo ai bambini stranieri effettuati ai Policlinici Umberto I e Tor Vergata. Stop all’associazione di enti pubblici «Alleanza degli ospedali italiani nel mondo», presieduta dalla senatrice Barbara Contini. Verrà  potenziato invece l’istituto per la promozione della salute a popolazioni migranti, 134 mila le persone assistite fino allo scorso aprile in pochi mesi.


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