Merkel-Hollande la Difficile Intesa alla Prova

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Berlino – Certo, il dossier non è alla sua puntata finale e questa è comunque sempre una buona tecnica per ridurre le aspettative. Ma il problema, forse, è più generale. Berlino e Parigi sono ancora lontane sulle ricette per curare le tante malattie europee e la pausa estiva non ha smussato le differenze. Sono in molti a sperare che la distanza delle posizioni non sia superiore a quella, abbastanza breve, che separa la cancelleria dall’ambasciata di Pariser Platz. La parola d’ordine di Franà§ois Hollande è che «l’Europa non deve dimenticare la parola solidarietà ». 
La Francia, in realtà , non si è pronunciata sulla richiesta del governo di Atene di rinviare di due anni, al 2016, la resa dei conti finale sulle riforme strutturali. E tantomeno sulla possibilità  di concedere una nuova tranche di aiuti supplementari per un ammontare di 31,5 miliardi di euro. «È importante che i greci esprimano chiaramente le loro richieste, che la troika pubblichi il suo rapporto e poi i Paesi Ue potranno confrontarsi e trovare la giusta posizione», ha detto nei giorni scorsi, senza esporsi troppo, il ministro francese per gli affari europei Bernard Cazeneuve. E anche la posizione di Berlino, nonostante le tante voci che hanno richiamato la necessità  di rispettare i patti, potrebbe registrare qualche evoluzione. «Angela Merkel difficilmente abbandonerà  la Grecia in autunno, ma non ha ancora trovato il modo di tenerla a galla», ha scritto il Wall Street Journal. Intanto, i giornali tedeschi, che spesso contano più dei politici, hanno fatto aperture significative. La Sà¼ddeutsche Zeitung ha ricordato i danni potenziali gravissimi di un’uscita della Grecia dall’euro, mentre Handelsblatt ha riconosciuto che «il primo ministro Samaras ha buoni argomenti». 
Uno scontro sulla Grecia non è quindi una delle ipotesi più probabili. Ma i tedeschi temono soprattutto che Hollande voglia fare sentire di più la sua voce in questa fase della crisi, cercare di prendere il comando delle operazioni, evitare di rimanere schiacciato dagli slogan sull’austerità . Si tratta di un problema politico, legato anche alle difficoltà  della situazione interna. A Berlino la preoccupazione è forte, e si ritiene che il rapporto bilaterale franco-tedesco debba essere ricostruito pazientemente, con la collaborazione degli altri protagonisti europei, Italia in primo luogo. Anche di questo, e non solo dello scudo antispread, parleranno il 29 agosto la Cancelliera e il presidente del Consiglio Mario Monti.


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