Tagli in Grecia, vertici e missioni ecco i 10 giorni più lunghi di Eurolandia

Loading

ROMA â€” Ancora una settimana con l’Europa al capezzale del suo anello più debole: la Grecia. E con un occhio sul possibile contagio a Spagna e Italia, da evitare a tutti i costi per salvare l’euro. Questa mattina le Borse apriranno nel segno dell’attesa, pronte a decifrare i messaggi che certo arriveranno sul piano politico da una serie di importanti incontri bilaterali tra i leader europei. Sullo sfondo la richiesta di proroga greca per risanare i conti, il no tedesco e lo scontro tra “aperturisti” e rigoristi.
La tregua agostana ha sin qui consentito di rifiatare. La tempesta perfetta non si è, per fortuna, materializzata. E la febbre da spread è decisamente calata. Il differenziale Btp-Bund si è ridotto del 20 per cento, da quel terribile 24 luglio quando toccò i 536 punti base, a un passo dal baratro del 9 novembre 2011 (553). Quello Bonos-Bund è sceso del 22,5 per cento, da 638. Oggi si riparte da 429 per l’Italia e 495 per la Spagna, le chiusure di venerdì. E domani arriverà  il primo test per il Tesoro iberico che tenterà  di raccogliere 4 miliardi con due aste di titoli pubblici, senza per ora usufruire di alcuna rete di protezione della Bce. L’Istituto guidato da Mario Draghi aspetta una richiesta di intervento ufficiale, condizionata però a un “memorandum”, per iniziare gli acquisti sul mercato secondario. Il premier Rajoy frena.
Non vuole fare la fine degli altri Pigs, di fatto commissariati dalla Troika, a meno che la domanda di attivare il fondo Salva-Stati non provenga anche dall’Italia. Eventualità  per ora esclusa dal nostro governo. Rajoy, intanto, prepara un “banco malo”, una bad bankin cui far confluire gli attivi tossici legati per lo più a mutui inesigibili e ripulire così Bankia e gli altri istituti di credito che li hanno in pancia, in attesa dei denari freschi europei per la ricapitalizzazione (100 miliardi). Alla Moncloa si parlerà  anche
di questo quando a fine mese la Merkel giungerà  a Madrid.
La partita greca intanto sembra precipitare. Il premier Samaras ha pronto un dossier da mostrare a Juncker, presidente dell’Eurogruppo, mercoledì prossimo, e poi a Merkel, venerdì, e a Hollande, sabato. Un tour tra Atene, Berlino e Parigi per convincere i leader a concedere una dilazione di due anni che porterebbe il deficit greco verso il virtuoso 3 per cento del Pil (dal 9,3 attuale) non più entro il 2014, come suggellato dagli ultimi accordi, ma nel 2016. La correzione da 11,5 miliardi – imposta ad Atene dalla Troika come presupposto per sbloccare i primi 30 miliardi del secondo piano di salvataggio – ancora non è stata definita. L’entità  dei tagli potrebbe tuttavia rivelarsi più alta, almeno 15 miliardi, per il buco “scovato” dallo Spiegel e dovuto alle privatizzazioni annunciate, ma mai realizzate. La Germania della Merkel e del suo ministro delle Finanze Schaeuble è contraria alla proroga. E soprattutto esclude in modo categorico un terzo, eventuale, pacchetto di aiuti. La Cancelliera ne discuterà  giovedì con il presidente francese, più disponibile a concedere altro tempo ai greci. Anche il premier italiano sarà  molto impegnato sulla scena europea, a partire dal 29 agosto, quando incontrerà  la Merkel a Berlino. Poi, nei primi di settembre, nel bilaterale con Hollande. E forse, a metà  del prossimo mese, nel trilaterale con entrambi i leader di Germania e Francia. La mediazione di Monti toccherà  tutti i dossier aperti sul tavolo: dalla Grecia ancora in affanno, alla Spagna prossima candidata al soccorso. Il governo italiano cercherà  poi di capire se dietro l’attivazione del nuovo fondo Salva-Stati, l’Esm (che nascerà  dopo la pronuncia della Corte tedesca di Karlsruhe del 12 settembre) si nascondano o meno altre condizioni. E dunque manovre e sacrifici.


Related Articles

Grecia, manovra della disperazione “Due miliardi dalla tassa sulla casa”

Loading

Ma Berlino lavora ormai a una bancarotta pilotata.  Il premier George Papandreou: siamo in guerra, cerco dei soldi per comprare le armi necessarie. Il ministro tedesco dell’Economia: non bisogna aver paura di opzioni estreme per Atene

Salvataggio banche venete, via libera di Ue e Antitrust

Loading

All’Eurogruppo le autorità di Ue e Bce hanno spiegato il loro ok alla procedura fallimentare nazionale: Bpvi e Vb considerate banche non sistemiche

Primavera calda: due mesi di scioperi in fabbrica, scuola, trasporti e P.A.

Loading

Crisi. Sindacati confederali e di base contro l’economia Lega-M5S e il progetto di autonomia differenziata

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment