Jailhouse rock, suoni e suonatori nel mondo delle prigioni

Loading

Da Elvis Presley e i Blues Brothers in poi. Cento star della musica finiti in una cella al di qua e al di là  dell’oceano Atlantico Cos’hanno in comune Roberto Vecchioni e James Brown? E a chi verrebbe mai in mente, immaginando la “tipica” faccia dietro le sbarre di una galera, uno come Ray Charles o una come Aretha Franklin? Eppure «non c’è mestiere più rischioso di quello del musicista», oggi, ai tempi delle Pussy Riot recluse per una canzone anti-Putin dal regime repressivo di Mosca, come ieri, quando Joan Baez scontava la sua pena per aver scelto di schierarsi contro la guerra del Vietnam, o quando Chet Baker finì per svernare, nel lontano 1961, nelle celle di Lucca. Lo testimoniano le cento storie di altrettanti musicisti finiti dietro le sbarre, al di qua e al di là  dell’oceano Atlantico, raccolte nel volume «Jailhouse Rock», avvincente e divertente quanto interessante, appena uscito per l’Arcana edizioni a cura di Patrizio Gonnella e Susanna Marietti, rispettivamente presidente e coordinatrice dell’associazione Antigone.
Musicisti colpevoli o innocenti, puniti a volte per il loro stile di vita o per le loro scelte politiche ma soprattutto, nella maggior parte dei casi, finiti al fresco per reati legati all’uso di sostanze. Artisti che non si danno pace per l’inatteso destino che li ha colti, come George Michael, o che vivono «una vita borderline, tra droghe e alcol, legalità  e illegalità » come Amy Winehouse. Storie che ci raccontano delle prigioni italiane e statunitensi, inglesi e africane, sudamericane, francesi o giapponesi. Da Buju Banton che deve rinunciare ai propri dreadlocks, l’acconciatura tipica del Rastafarianesimo a cui è votato, nella prigione di Tampa, in Florida, dove è attualmente detenuto per traffico di stupefacenti, ai pianti delle persone torturate ascoltate da Caetano Veloso che da dissidente provò il carcere dittatoriale brasiliano, come accadde peraltro anche a Gilberto Gil, divenuto poi ministro della cultura di Lula.
Da Elvis Presley e i Blues Brothers in poi, ci sono tutti: dai Dead Kennedys a Fela Kuti, dallo storico concerto di Jonny Cash nella prigione di Folsom, alla carcerazione dei Beatles, da Elvis Costello a Cristiano De André, dai 99 Posse a Leadbelly, da Vasco Rossi a Frank Sinatra, da Patty Pravo a Bertrand Cantat, il frontman dei Noir Désir. Storie che Gonnella e Marietti hanno raccolto per la trasmissione musicale che la coppia (nella vita come nel lavoro) ha ideato e conduce settimanalmente (ogni lunedì in diretta e domenica in replica, dalle 21 alle 22,30) dai microfoni di Radio Popolare: «Jailhouse Rock: suoni, suonatori e suonati dal mondo delle prigioni». Storie che ci parlano di noi, da qualunque parte delle sbarre sia collocato attualmente il nostro punto di vista.


Related Articles

Curarsi senza soffrire: colmato il gap con l´Europa

Loading

Il medico e senatore Marino: alleviare il dolore, obbligo del medico e diritto del paziente (La Repubblica,VENERDÌ, 20 OTTOBRE 2006,

La drug policy che funziona

Loading

Nel 2011 il rap­porto della Glo­bal Com­mis­sion on Drug Policy, denun­ciando i fal­li­menti della War on Drugs, ana­liz­zando i disa­stri di que­sta guerra, fece tre­mare i palazzi proi­bi­zio­ni­sti nazio­nali e pla­ne­tari

CONTI A POSTO E NUOVI POVERI

Loading

 L’Italia è il paese della Ue che più ha sofferto del perdurare della crisi economica nel 2012, con un aumento della incidenza della povertà , della disoccupazione e una diminuzione della produttività . Dopo il quadro problematico tracciato dal Rapporto Istat/Cnel sul Benessere equo e solidale (Bes) pubblicato una ventina di giorni fa, seguito dall’allarme di Confcommercio, è ora la Commissione Europea, nel suo Rapporto trimestrale sulla occupazione, a presentare l’immagine di un’Italia in cui una quota crescente di individui e famiglie fatica a far fronte ai propri bisogni, mentre aumentano i divari territoriali e le disuguaglianze sociali.

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment