Movimenti riuniti a Firenze per costruire un’Europa sociale

by Sergio Segio | 25 Ottobre 2012 18:18

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ROMA – “I poteri economici e finanziari hanno usato la crisi per distruggere i diritti sociali. E oggi ci troviamo di fronte a due emergenze: quella democratica, visto che la politica è in mano a oligarchie prive di legittimazione democratica diretta, e a un’emergenza economica e sociale. L’incontro di Firenze servirà  a trovare strategie per fronteggiare la situazione, creare alleanze a livello europeo e progettare una mobilitazione paneuropea”. Così Tommaso Fattori, portavoce del comitato promotore per Firenze 10+10, ha presentato l’iniziativa che si svolgerà  dall’8 all’11 novembre prossimi nel capoluogo toscano. Oltre tremila i partecipanti attesi, che fanno pare di circa 150 tra organizzazioni, sindacati, reti e campagne. Ma l’incontro – spiegano i promotori – non vuole essere una commemorazione a 10 anni dal primo Social forum, si cercherà  piuttosto di rispondere a due obiettivi: “creare un fronte comune di forze sociali a livello europeo per contrastare la crisi e le politiche imposte dalle istituzioni dell’Ue, e creare nuove alleanze per costruire un’agenda comune di mobilitazioni e azioni a lungo termine capace di costruire un’Europa sociale”.

“Il neoliberismo che denunciavamo dieci anni fa oggi paradossalmente sembra riemergere da questa crisi, attraverso la propaganda per convincere gli europei che essa è stata causata dalle spese sociali e dal costo del lavoro – aggiunge Fattori – . Per questo dobbiamo metterci insieme, in Europa non mancano movimenti sociali che stanno portando avanti proposte interessanti, ma ognuno è chiuso a livello nazionale. Il problema è uscire da questa frammentazione”.

Durante le quattro giornate dell’iniziativa saranno 5 gli ambiti di lavoro su cui si confronteranno i diversi gruppi: la democrazia in Europa; la finanza, il debito e l’austerità ; il lavoro e i diritti sociali; i beni comuni naturali e sociali e i servizi pubblici; l’Europa nel mediterraneo e nel mondo. “Alla fine non uscirà  un vero e proprio manifesto – aggiunge Jason  Nardi coordinatore dell’evento – l’obiettivo è arrivare a un’azione comune. Una delle ipotesi è pensare a una giornata di mobilitazione europea, da fare nei primi mesi del 2013, in cui rivendicare i beni comuni come nostri.”. La manifestazione è autogestita e autofinanziata, il budget è di centomila euro ed è previsto un fondo di solidarietà  per permettere a chi viene dai paesi in crisi di essere presente. Il programma definitivo della manifestazione sarà  pubblicato domani, ma tra gli ospiti spiccano i nomi di Vandana Shiva e Susan Gorge. In tutto sono più di 70 le iniziative previste e 30 gli eventi culturali collaterali. A curare gli aspetti organizzativi è il Comitato promotore per Firenze 10+10, di cui fanno parte Arci, Cgil, Libera, Legambiente e altre importanti associazioni italiane. L’evento ha una pagina Facebook[1] e Twitter. (ec)

 

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