Basta violenze. Il mondo chiede scusa alle donne

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Basta con la violenza sulle donne. L’appello viene dal segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, nel giorno in cui si è celebrata la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Il numero uno di Palazzo di Vetro si è rivolto ai governi di tutto il mondo chiedendo loro di mantenere le promesse fatte per mettere fine a tutte le forme di violenza contro le donne e le ragazze. «Sollecito tutte le persone ha detto a sostenere questo importante obiettivo». L’appello di Ban Ki-moon è preliminare all’appuntamento del prossimo marzo, quando si riunirà  la Commissione delle Nazioni Unite sullo stato delle donne, che per l’appunto concentrerà  i propri sforzi sulla prevenzione ed eliminazione della violenza sulle donne. Ieri, alla vigilia della Giornata Internazionale, il ministro degli Esteri italiano Giulio Terzi ha ricordato che «l’impegno per contrastare tutte le forme di violenza che continuano a colpire milioni di donne nel mondo è una priorità  assoluta dell’azione internazionale dell’Italia»
Una giornata planetaria, che in nel nostro Paese è stata celebrata attraverso flash-mob, incontri, mobilitazioni di ogni tipo, a cominciare da quella voluta dalla convenzione «No More» che ha avuto il plauso del presidente Napolitano, la prima in Italia dove gruppi trasversali di associazioni di donne (dall’Udi a Giulia-l’associazione delle giornaliste, da Usciamo dal silenzio all’Arci, fino alla Casa Internazionale delle donne che ieri è rimasta aperta per tutto il giorno.
Da Torino è partita la campagna «365 no» mirata, ha spiegato il sindaco Piero Fassino «a far sì che la battaglia contro questo tragico fenomeno diffuso in tutto il mondo, compreso il nostro ricco occidente, sia una battaglia quotidiana, combattuta sul campo ogni giorno, una battaglia delle donne e degli uomini per la libertà ». Vi hanno già  aderito ad oggi 8 città : Bari, Bologna, Genova, Milano, Napoli, Roma, Palermo, Venezia. L’acqua della fontana della centralissima piazza De Ferrari, davanti a Palazzo Ducale. è stata tinta di rosso. Contemporaneamente sono stati disposti intorno alla fontana centinaia di palloncini bianchi listati con una croce nera mentre a Palazzo Ducale è stata esposta l’installazione «Zapatos rojos», con oltre 100 paia di scarpe femminili, realizzata dell’artista messicana Elina Chauvet e curata da Francesca Guerisol.
Unanime e bipartisan l’adesione delle massime istituzione del Paese e del mondo della politica per fermare la strage delle donne. Una Spoon River drammatica, terribile.


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