E in Francia spunta la tassa “anti Nutella”
PARIGI — Alla rivalità tra piemontesi e francesi siamo abituati da secoli, e non è una novità che lo scontro si concentri spesso sulla cultura gastronomica. Ma forse nessuno avrebbe immaginato che Oltralpe si sarebbero inventati una “tassa Nutella” per colpire indirettamente un marchio storico italiano. Il Senato francese ha infatti approvato un nuovo balzello che si abbatte sulla popolare crema al cioccolato, versione moderna della Gianduia inventata ad Alba dalla famiglia Ferrero.
In realtà , nel mirino dei parlamentari c’è l’olio di palma considerato nocivo per la salute e dannoso per l’ambiente. Le coltivazioni intensive, sostengono gli ambientalisti al governo, provocano deforestazioni nel mondo. L’ingrediente è presente in molto cibo industriale, dalle patatine fritte al gelato. Ma nel caso della Nutella, la tassa rischia di essere particolarmente pesante: l’olio di palma rappresenta un quinto della composizione della crema spalmabile. L’emendamento stabilisce un contributo addizionale di 300 euro per ogni tonnellata usata. La tassa dovrebbe così provocare un aumento di almeno 6 centesimi per ogni chilo di prodotto.
Ovviamente Ferrero non ha digerito la proposta. Il direttore generale, Frédéric Thil, ha smentito in una nota la presunta nocività dell’olio di palma. «Si attacca un prodotto francese tra i preferiti dei nostri connazionali con argomenti del tutto ingiusti » ha spiegato in un’intervista al Parisien.
Secondo Thil, l’olio di palma, così come il burro e il formaggio, contiene sì acidi grassi saturi di cui non bisogna abusare. «Ma contrariamente ad altri olii – ha aggiunto – questi non passano in una fase di idrogenazione che crea quegli acidi grassi molto nocivi per la salute». Il nuovo balzello arriva questa settimana al voto dell’Assemblea dei deputati. «Anche se sarà approvato» ha detto Thil «non modificheremo la nostra ricetta. Lo spiegheremo ai consumatori». Impossibile, per la società piemontese, rinunciare all’olio di palma senza cambiare l’inconfondibile consistenza della crema. Ferrero vuole anche dimostrare che le coltivazioni cui ricorre in Malesia sono ecosostenibili e non hanno quel devastante impatto sull’ambiente denunciato dai Verdi. Insomma, la controffensiva è in corso. Molti deputati liquidano come pura «demagogia» il provvedimento e non lo voteranno. È vero, però, che altre misure “salutiste” sono passate: per esempio, la tassa sulle bevande gassose, in primis la Coca-Cola, approvata un anno fa. È comunque probabile che, nonostante un sovrapprezzo, molti golosi non rinunceranno a quel “rimedio esistenziale” così amato da Nanni Moretti nella famosa scena di Bianca.
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