I pensionati tornano in piazza: ”Vogliamo equità  e giustizia sociale”

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ROMA – Redditi dei pensionati, peso fiscale e non autosufficienza: tutte questione irrisolte che spingono alla mobilitazione ancora una volta i pensionati, che domani a Roma e in altre piazze d’Italia protesteranno contro le politiche di rigore del governo Monti. “Il tempo è scaduto, vogliamo equità  e giustizia sociale perché non è possibile che a pagare siano sempre e solo le fasce più deboli del paese”. E’ l’appello lanciato al governo dai segretari generali Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil Carla Cantone, Gigi Bonfanti e Romano Bellissima alla vigilia della giornata di mobilitazione nazionale dei pensionati che si terrà  domani con presidi in tutta Italia e in piazza del Pantheon a Roma. “Domani – hanno dichiarato Cantone, Bonfanti e Bellissima in una nota – i pensionati scenderanno ancora una volta in piazza perché non ne possono più delle politiche di rigore messe in atto fino ad adesso. In tanti diremo al governo che è ora che intervenga per tutelare i redditi da pensione, per rilanciare welfare e sanità , per ridurre il peso del fisco e per affrontare la questione irrisolta della non autosufficienza”. “Nessuna politica di rilancio – prosegue la nota dei tre Segretari generali – sarà  possibile ignorando la condizione degli anziani, che costituiscono il 2 per cento della popolazione. Se si continuerà  in questo modo i consumi degli anziani si ridurranno ulteriormente e sarà  sempre più difficile per l’Italia uscire dalla recessione e dalla crisi. Gli anziani inoltre non potranno più svolgere quel ruolo sociale fondamentale di aiuto anche economico alle famiglie dei loro figli e nipoti, spesso disoccupati”. “E’ arrivato il momento – conclude quindi la nota – che ci si sieda ad un tavolo e si risolvano i problemi che ogni pensionato è costretto a vivere quotidianamente per superare le difficoltà  derivanti dalle misure vessatorie adottate dal governo. Un fondo per la non autosufficienza, l’incremento del fondo per le politiche sociali, misure per contrastare la caduta del potere d’acquisto delle pensioni: sono tutte richieste che più volte abbiamo fatto al governo e sulle quali chiediamo ora delle risposte”.

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