Il Michigan ha approvato la legge contro i sindacati

Loading

La Camera del Michigan ha approvato la cosiddetta “legge sul diritto al lavoro”, che vieterà  ai sindacati di chiedere il pagamento di una tariffa anche ai non iscritti, come condizione per ottenere un lavoro. La legge, che era stata approvata al senato venerdì scorso, è stata proposta dai repubblicani – che hanno la maggioranza al Congresso del paese – sostenendo che favorirà  la libertà  di scelta dei cittadini e che garantirà  nuovi posti di lavoro. Secondo i democratici invece è una misura che punta soltanto a indebolire i sindacati.

Più di 12 mila persone da tutto il paese si sono radunate nella capitale Lansing per protestare. Circa duemila sono entrate all’interno del Campidoglio, dov’era in discussine la legge, mentre diecimila hanno manifestato fuori dall’edificio, sotto la neve. Le manifestazioni erano iniziate già  la scorsa settimana dopo l’approvazione del senato: la polizia aveva arrestato otto persone. Il governatore repubblicano Rick Snyder, che negli ultimi due anni ha criticato la legge ritenendola troppo divisiva e controversa, si è ora detto disposto a firmarla, nonostante le richieste dei democratici di porre il veto o sottoporla a referendum popolare. I sindacati sperano comunque di raccogliere le firme necessarie per chiedere il referendum nel 2014.

Michigan Michigan's Right-To-Work Legislation Draws Large Protests At Capitol Right To Work Michigan Right to Work Michigan Michigan's Right-To-Work Legislation Draws Large Protests At Capitol
Michigan's Right-To-Work Legislation Draws Large Protests At Capitol Right to Work Michigan Right To Work Michigan Right to Work Michigan Michigan's Right-To-Work Legislation Draws Large Protests At Capitol

La legge riguarda i sindacati del settore privato e pubblico, fatta eccezione per i pompieri e i poliziotti. Secondo alcuni esperti non produrrà  cambiamenti immediati nella vita dei lavoratori, perché verranno comunque mantenuti i contratti stipulati più di recente. L’effetto principale sarà  molto probabilmente quello di indebolire i sindacati, che in Michigan sono piuttosto potenti e organizzati, soprattutto nel settore automobilistico. In particolare verrà  colpito lo United Auto Workers, il sindacato più ricco degli Stati Uniti.

Un eventuale indebolimento delle unioni sindacali potrà  però avere ripercussioni future sugli stipendi degli operai, perché i sindacati avranno meno peso contrattuale e saranno costretti ad accettare condizioni di lavoro più sfavorevoli. Anche il presidente degli Stati Uniti Barack Obama è intervenuto sulla questione e dopo una visita a una fabbrica di Redford, in Michigan, ha detto che «queste cosiddette leggi sul diritto al lavoro non hanno niente a che fare con l’economia. Hanno a che fare con la politica. Hanno a che fare con farvi lavorare per meno soldi».


Related Articles

La Grecia torna in piazza Il 75 per cento vuole rimanere in Europa

Loading

In 8mila davanti al Parlamento: altri tagli   Manifestazione dei sindacati: solo una settimana fa erano in 100mila davanti al ParlamentoEntro mercoledì le nuove misure: altro intervento del 20 per cento sulle pensioni 

A scuola di sfruttamento

Loading

C’erano una volta i bambini siriani scolarizzati al 99%. Oggi il caso dei più piccoli tra coloro che sono stati costretti a fuggire in Turchia presenta una realtà dai numeri impressionanti

Marcegaglia: con Monti il Paese è più credibile ora ce la possiamo fare

Loading

“Agire per lo sviluppo, no a tabù sull’articolo 18”   Sì all’idea di creare una nuova architettura di lavoro e ammortizzatori Sindacati più chiusi, ma abbiamo punti comuniLa Ue non resti agganciata solo al concetto di rigore: scatenerebbe derive anti-europee

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment