«Un milione in fila alle primarie»

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MILANO — Quasi un milione di elettori del centrosinistra di nuovo ai seggi per le primarie parlamentari di Pd e Sel. La stima arriva da largo del Nazareno: un sostenitore su tre è tornato o tornerà  (in nove regioni si è votato ieri, nelle altre oggi tra le 8 e le 21) alle urne dopo il doppio round delle primarie nazionali.
I numeri certi sono per ora quelli della Lombardia. La quarta primaria in sei settimane (qui va conteggiata anche quella per la scelta del candidato governatore) ha portato nei 1200 seggi regionali più di centomila votanti (tra cui ottomila di Sel). Erano 150 mila due settimane fa, quando i lombardi incoronarono Umberto Ambrosoli per la corsa al Pirellone. Un dato certamente positivo sottolineato anche dal segretario regionale Maurizio Martina: «È stata una grande giornata di partecipazione. Mentre la destra si chiude nelle segrete stanze per trovare un accordo, noi siamo il vero cambiamento». In terra lombarda spicca però il flop di Giorgio Gori, uno dei candidati renziani più in vista: nel collegio di Bergamo l’ex manager Mediaset s’è fermato al quarto posto (su sei) e al 13 per cento di consensi personali. Il rischio di rimanere fuori dai quartieri «alti» delle lista è a questo punto assai alto. Ce la farà  invece Rosy Bindi, per l’occasione in trasferta in Calabria, grazie anche al ticket con il consigliere regionale Demetrio Battaglia. Bene anche l’ex ministro Cesare Damiano, tra i più votati a Torino.
Ottima affermazione a Milano dell’ex ministro per le Pari Opportunità  Barbara Pollastrini, in testa nei consensi in città , e a Monza di Pippo Civati, rottamatore pentito e enfant prodige del partito lombardo. In bilico invece Gabriele Messina, il candidato «forte» dei renziani milanesi. A Lecco la prima classificata è Veronica Tentori, anni 27. «Chi perde non sarà  recuperato nel listino», avevano assicurato i dirigenti del Pd per smorzare tensioni e malumori della vigilia, in primis in Puglia dove tre consiglieri regionali, non ammessi alla gara, si sono autosospesi dal partito. Si è votato ieri in nove regioni (Piemonte, Liguria, Lombardia, Alto Adige, Umbria, Abruzzo, Molise, Campania, Calabria). Oggi toccherà  alle altre undici. Il totale racconta di 6 mila seggi e di 50 mila volontari.
Occhi puntati stasera su Anna Finocchiaro in Puglia (dove corre anche il fratello del sindaco di Bari, Alessandro Emiliano) e sui bersaniani Stefano Fassina e Matteo Orfini in gara a Roma.
Anche Sel ha chiamato al voto i suoi elettori per scegliere i parlamentari. Nichi Vendola ha però già  annunciato i 23 nomi del listino, tra i quali la portavoce dell’Alto commissario Onu Laura Boldrini. Tra i candidati alle «parlamentarie» anche Renzo Ulivieri, ex mister del Bologna, presidente dell’Associazione italiana allenatori e segretario del circolo di Sel di San Miniato: «Impegnarsi è un dovere di tutti e altrettanto doveroso è occuparsi di politica».


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