Merkel: nostro interesse salvare Atene Monti apre alla riduzione delle tasse
BERLINO — «Salvare la Grecia è nell’interesse della Germania, della salvezza della Germania unita, della salvezza dell’Europa cresciuta per la prima volta nella sua storia insieme in pace e nella democrazia da dopo la caduta del Muro e della Cortina di ferro. Lo dico, per chiarire la verità ai miei concittadini». Ecco il drammatico appello lanciato dalla cancelliera federale Angela Merkel, nell’intervista che esce oggi su Bild am Sonntag.
Un severissimo monito a difendere il ruolo e le scelte europee dei tedeschi. Nelle stesse ore, il presidente del Consiglio italiano Mario Monti ha duramente attaccato i corporativismi che bloccano l’Italia, e ha avvertito che le politiche del suo governo non sono causa di recessione e disoccupazione, e che nell’interesse dei cittadini la lotta all’evasione fiscale va continuata come una guerra, pur se occorrerà ridurre la pressione fiscale. «Io so qual è il mio dovere, per questo dico sempre la verità ai cittadini sulla situazione reale», afferma Angela Merkel. Continua: «Io faccio e continuerò a fare ciò che è meglio per la Germania e per l’Europa, e affinché le conseguenze finanziarie delle nostre scelte siano il più limitate possibile e non ci lascino preda di rischi inaccettabili. Io capisco l’atteggiamento di molti cittadini tedeschi, contrari a nuovi aiuti per la Grecia, perché negli anni passati la Grecia ha spesso deluso i suoi partner: molte promesse passate delle sue leadership passate non sono state mantenute. Ma adesso l’attuale governo greco secondo me sta facendo sul serio, e ad Atene governo e paese reale affrontano sacrifici drammatici, pesanti. E’nell’interesse della Germania aiutarli», spiega e sottolinea Merkel. «Perché tutte le misure di aiuti concordate tengono conto dell’interesse dell’intera eurozona, e aiutano ogni suo paese membro, anche la Germania». Per la prima volta, la cancelliera ha usato toni così solidali, europeisti e insieme toni drammatici. «Non si tratta solo di salvare una valuta, si tratta del futuro del destino comune in pace, prosperità , libertà e democrazia che la fortuna storica della riunificazione pacifica dell’Europa ha regalato negli ultimi decenni a noi europei, soprattutto a noi tedeschi, non dimentichiamo. Guai a noi tedeschi e al nostro futuro se l’Europa non fosse e non resterà il continente della pace, della libertà , , modello attraente per tutto il resto del mondo». Su questo sfondo, sono venuti i moniti di Mario Monti, a Verona per gli Stati generali del centro nord. «Le politiche economiche del governo non sono la causa dei fenomeni negativi che vogliamo rimuovere, sono molto sensibile al problema disoccupazione ma non ritengo che il governo potesse fare diversamente da quello che ha fatto». La lotta all’evasione è una guerra, anche se, egli ha affermato, «non c’è dubbio che occorrerà ridurre la pressione fiscale». Duro attacco poi ai corporativismi che bloccano il Paese, anche nel mondo della scuola. «Io e il ministro Profumo siamo pronti ad ascoltare le istanze del mondo della scuola, a patto che siano senza ideologismi e senza corporativismo».
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