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Back to homepageDon Chisciotte e Sancho Panza 0
LA POLITICA li ha fatti fuori tutti, ma proprio tutti, tranne uno: Pierferdinando Casini “l’inrottamabile”, più celodurista di Bossi, più gatto di D’Alema, più volpe di Veltroni, più conchiglia di Mastella, eterno come fu Andreotti.
Read MoreMartini, la lezione della pietà 0
La compassione e la capacità di spendersi per gli altri Provare la fede attraverso i fatti e le scelte concrete Occorre usare con prudenza il nome di Dio perché un pericolo grave e tutt’altro che lontano, è quello di immaginarsi Dio, proprio immaginarsi, sulla scorta dei racconti delle nonne, di un sacerdote che ci ha colpito particolarmente, di una orazione che abbiamo imparato da piccoli o di un’idea che ci siamo fatti per nostro conto.
Read More“I ricchi paghino di più” l’ultimatum di Obama per evitare la recessione 0
Il piano del presidente sul fiscal cliff: “Ma difenderò la middle class” Read More
Francia, bocciato Hollande “Illegale la tassa sui milionari” 0
La Corte costituzionale respinge la legge sul 75%
Read MoreHillary, la signora che non c’è il virus misterioso e il caso Bengasi 0
In silenzio da tre settimane, “È un bluff per il fiasco libico” Read More
Nel “buen retiro” dei dittatori lusso e segreti in attesa di Assad 0
Un quartiere satellite di Mosca ospita gli ex leader in esilio
Read MoreDalle alluvioni all’afa record l’anno che sconvolse il clima 0
Gli esperti: mai così tante follie del meteo
Read MoreAutostrade, aumento medio del 3,9% 0
Dai rincari di pedaggi, acqua e gas, nuovi investimenti in infrastrutture Read More
Agenda digitale appesa a un filo “Mancano i decreti attuativi” 0
Confindustria: il governo agisca prima del voto Read More
Futurismo in rivista 0
Quando l’arte scompagina le carteFu una rivoluzione anche grafica e tipografica quella che attraversò la cultura italiana del primo Novecento. Dalla letteratura alla pubblicità , dalla goliardia alle tavole parolibere, dalle copertine in forma di aereo a quelle ridotte a biglietto postale. Come dimostra ora uno splendido volume
Read MoreBudget Usa, tocca ai senatori Si punta su un miniaccordo 0
La maggioranza degli americani dà la colpa ai repubblicani
Read MoreNapolitano e l’invito agli italiani: bisogna chiedere conto ai politici 0
Il capo dello Stato prepara il discorso di fine anno. Timori per la «fatica sociale»
Read MoreIngroia si candida e attacca Grasso «Scelto dal Cavaliere» 0
«Fa riflettere che piaccia a Dell’Utri»
Read MoreNell’antimafia tornano i veleni Due schieramenti per le elezioni 0
Il premio, ah, quel premio. Una vecchietta palermitana dalle idee confuse lo bloccò sdegnata davanti all’Albero Falcone: «Ma, dutturi Grasso, picchì ci dette ‘stu premiu a Berlusconi?». Ora Pietro Grasso, già procuratore nazionale antimafia e futuribile ministro della Giustizia del Pd, sostiene in tv che non andò proprio così: che quei discoli della Zanzara, intervistandolo, gli misero un po’ in bocca la frase.
Read MoreBersani valuta l’effetto Monti: ma chi non vince non fa il premier 0
Pier Luigi Bersani non rinuncia alla flemma di sempre. Non perché non pensi anche lui quello che Enrico Letta pensa e dice: «Monti può toglierci dei voti». Ma il segretario è ottimista: «È da tempo che cercano di metterci sotto: non ci sono riusciti finora e non ci riusciranno neanche domani».
Read More«Un milione in fila alle primarie» 0
La previsione del Pd. Domani si vota ancora. Il renziano Gori in bilico a Bergamo
Read MoreIl premier e l’obiettivo di non rifare la vecchia Dc 0
Il Professore non si riconosce nelle categorie «centro» o «moderati». La telefonata a Passera
Read MoreIl veto del «guastatore» Formigoni sulle tasse 0
Il governatore esulta per lo stop I lumbard: il Pdl non ha alternative
Read MorePdl e Lega non trovano l’accordo L’ex premier: vinciamo anche soli 0
Maroni diserta il summit. E Calderoli detta le condizioni
Read MoreIl racconto di Brunetta e Bondi: quella regia di Europa e Quirinale 0
Ancora una volta i risolini di Angela Merkel e Nicolas Sarkozy. Quel beffardo sentimento di complicità tra la Cancelliera tedesca e l’ex presidente francese, che fece andare su tutte le furie il Cavaliere, viene indicato come «l’icona del complotto». Ma solo la sua immagine plastica, non la sua origine. Era il 23 ottobre 2011 e la caduta del governo Berlusconi era già quasi consumata.
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