Cavaliere-Santoro, i più amati dall’Auditel

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ROMA — La coppia (di fatto) più vincente della tv, in campagna elettorale, resta sempre quella: il boom di 8 milioni e 670 mila spettatori fulminati dal match Silvio Berlusconi contro Michele Santoro, il 10 gennaio a Servizio Pubblico su La7, non si è mai più ripetuto.
Anche da solo, però, è quasi sempre il leader del Pdl che vince la sfida dell’Auditel politico. Tra i tre big in corsa, quello meno «telegenico» risulta Pier Luigi Bersani, anche per via di un calendario non troppo accorto o fortunato, delle due l’una. Il suo debutto a Porta a Porta (2 milioni e 54 mila sintonizzati con il 16,2% di share), in sé nemmeno male, andò in onda proprio nella seconda serata del Santoro-Berlusconi dei record. La sua intervista a Ballarò (il 15 gennaio, 5 milioni e 147 mila spettatori, 17,5% di share) su Rai3, in contemporanea con i supplementari della sfida Inter-Bologna di Coppa Italia su Raiuno, mentre Mario Monti (22 gennaio, 5 milioni e 42 mila spettatori, 18,2 di share) perlomeno ha risposto a Giovanni Floris con le squadre già  negli spogliatoi. Meglio di loro ha fatto Berlusconi che, senza distrazioni calcistiche, il 5 febbraio ha registrato 5 milioni e 787 mila follower e il 20,6% di share. Anche se il reuccio di Ballarò, non c’è storia, resta Maurizio Crozza: sono suoi tutti i picchi di ascolto di ogni puntata.
Anche il candidato premier del centrosinistra tuttavia ha avuto il suo momento di gloria catodica, spiega il professor Francesco Siliato, docente di Sociologia della comunicazione al Politecnico di Milano. Bersani si è aggiudicato infatti il confronto indiretto con i rivali da Ilaria D’Amico a Lo Spoglio su SkyTg24, totalizzando 174 mila teleutenti medi, contro i 132 mila del Professore, i 122 mila del Cavaliere e i 61 mila di Antonio Ingroia.
In attesa di scoprire come andrà  la lotta (impari) tra tribune politiche e Festival di Sanremo, questa settimana finora almeno Berlusconi ha battuto Monti da Vespa: 2 milioni e 479 mila spettatori e il 23,1% di share contro 1 milione e 985 mila e il 18,3%. E così anche a Leader, la trasmissione di Lucia Annunziata su Rai3, dove a distanza di una settimana l’ha praticamente doppiato con 2 milioni e 490 mila fan (l’8 febbraio) contro 1 milione e 169 mila (l’1 febbraio). Detto in termini di share fa 8,9% a 4,3%.
Il Professore è andato forte il 6 febbraio da Daria Bignardi alle Invasioni Barbariche su La7, quando ha adottato in diretta il cagnetto Empy. L’Auditel gli assegna 1 milione e 741 mila seguaci con il 5,7% di share. Meglio di lui, senza quattrozampe ma nello stesso studio, ha fatto però Matteo Renzi il 23 gennaio: 1 milione e 859 mila utenti e il 6,1% di share. Non male la performance del premier da Gad Lerner per Zeta del 25 febbraio, dove abilmente pungolato sulla parodia del Monti-robot di Crozza, l’originale ha tenuto avvinte 1 milione e 259 mila persone. Almeno una volta, Monti si è tolto lo sfizio di battere Berlusconi. È successo a Unomattina, nello spazio di Franco Di Mare. La sua intervista è stata seguita da 1 milione e 581 mila italiani con picco del 28% di share, quella del leader del Pdl da 1 milione e 377 mila e picco del 27,4%. E infine a Italia Domanda su Canale5 vale la regola e non l’eccezione: Berlusconi batte Bersani di quasi un milione di spettatori: 3.196 mila a 2.115 mila. Ingroia e Giannino, insieme, si sono arenati a 493 mila.


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