Mediobanca in sei mesi raddoppia gli utili

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MILANO — Nonostante risultati semestrali complessivamente positivi, la seduta nefasta per le banche tricolori ha impedito a Mediobanca (-8,6% a 4,8 euro) di salvarsi dai realizzi. Per fare fronte alla recessione, l’istituto guidato da Alberto Nagel ha tagliato i costi (-5,9%), ma meno rispetto al calo dei ricavi (-6,7% il margine d’interesse), archiviando il semestre che va da luglio a dicembre con profitti doppi e pari a 123,8 milioni. A fronte di una raccolta stabile a 50 miliardi, la banca ha cambiato il mix di approvvigionamento, rimborsando più obbligazioni di quante ne abbia emesse (28 miliardi di bond, dai 32,4 del dicembre 2011) attingendo ai prestiti della Bce (7,5 miliardi) e sfruttando il boom di Chebanca (12,4 miliardi). Ma la crisi ha fatto diminuire del 10% la richiesta di credito e gli impieghi sono scesi a 34,1 miliardi (37,8 nel dicembre 2011), pertanto la liquidità  è salita del 24% a 23 miliardi. E proprio questa ingente cassa ha permesso a Mediobanca di rafforzare la solidità  patrimoniale raggiungendo un indice del patrimonio (core tier1) dell’11,8%.
«In questa fase di mercato abbiamo preferito salvaguardare la solidità  patrimoniale rispetto alla profittabilità  â€” ha detto Nagel — abbiamo adottato una gestione molto prudente dei rischi, come dimostra il fatto che le sofferenze del semestre sono contenute allo 0,6% degli impieghi». Per il prossimo semestre, il numero uno di Mediobanca si aspetta «nuove pressioni sui ricavi », e un miglioramento dell’attività  di fusioni e acquisizioni che «ha iniziato a dare tiepidi segnali di miglioramento». La voce che ha deluso di più gli analisti è stata infatti quella delle commissioni (-14,2% a 201 milioni) della divisione di banca d’affari e in parte anche il calo dell’attività  di trading (-5,3% a 106,5 milioni). Passando ai risultati del “giardinetto” di partecipazioni dell’istituto, Gemina (rivalutata per 27 milioni) e i bond greci (12,2 milioni) hanno entrambi recuperato valore, mentre il portafoglio strategico ha chiuso il semestre in rosso per 52 milioni. Colpa della svalutazione di Telco-Telecom (-95 milioni) e delle perdite relative a Rcs (-18,7 milioni), in parte mitigate dal contributo di Generali (salito da 65,9 a 75,6 milioni). E sul futuro della partecipazione nel gruppo di Trieste, Mediobanca dirà  di più in occasione del piano triennale. «A giugno sapremo meglio — ha ricordato Nagel — quali saranno i requisiti di Basilea III, e quindi cosa deciderà  di fare Mediobanca sulla sua partecipazione in Generali».
Ieri si è anche appreso che Poligrafici editoriale ha svincolato il suo 0,11% di Mediobanca dal sindacato di blocco, che scadrà  a fine anno. Per questo motivo, entro settembre quando andranno inviate le disdette, i soci del Patto convocheranno un assemblea per decidere se esercitare la prelazione su quel 3,8% che Fonsai deve vendere ai fini Antitrust. Infine a maggior tutela ai fini della governance, il presidente del patto Angelo Casò ha rinunciato a votare nel comitato direttivo, demandando a questo organo la scelta di dirimere le controversie nel caso in cui un socio rilevi più azioni Mediobanca di quanto è consentito dal patto.


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