Il Tribunale Ue dichiara illegale la legge ipotecaria spagnola

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MADRID – Il Tribunale di Giustizia dell’UE ha dichiarato oggi illegale e abusiva la legge ipotecaria spagnola in una sentenza storica nella Spagna della grande crisi perché interviene su uno degli aspetti più drammatici dello scoppio della bolla immobiliare: l’emergenza dei pignoramenti, che sono stati 400.000 dal 2008 e che hanno lasciato senza casa e con una montagna di debiti migliaia di famiglie in tutto il paese. La Corte del Lussemburgo sostiene che la normativa spagnola che regola le esecuzioni ipotecarie viola la direttiva europea del 1993 sulla protezione dei consumatori e apre a pratiche abusive. In primo luogo perché le procedure previste dalla legislazione iberica fanno sà­ che il processo di esecuzione immobiliare (che nella maggior parte dei casi finisce con uno sgombero) inizi prima che il giudice possa stabilire se ci siano state clausole abusive nel contratto. In secondo luogo perché non tiene conto della disparità  tra le informazioni possedute da chi concede e chi chiede una ipoteca.

Il Tribunale si è espresso su richiesta del giudice di Barcellona, José Marà­a Fernà¡ndez Seijo, sul caso di un cittadino di origini marrochine, Mohamed Aziz, sfrattato dalla banca CatalunyaCaixa dopo il mancato pagamento di alcune quote di un credito ipotecario di 138.000 euro firmato nel 2007. La banca iniziò il processo di esecuzione immobiliaria e, a luglio 2010, come prevede la legge spagnola, si aggiudicò la casa per il 50% del suo valore. Lo sgombero fu eseguito a gennaio del 2011, nonostante Aziz avesse presentato pochi giorni prima un ricorso contro le “clausole abusive” del contratto ipotecario. Proprio l’impossibilità  di poter fermare lo sgombero è stata la questione sollevata dal giudice di Barcellona. La Corte europea gli ha dato ragione e anche se Aziz non potrà  recuperare la casa il suo caso apre la porta alla sospensione delle migliaia di esecuzioni in corso in tutto il paese.

La sentenza era molto attesa in Spagna. L’attendevano gli attivisti della Piattaforma Vittime dei Mutui (Plataforma Afectados por la Hipoteca, PAH in spagnolo), il movimento cittadino che da tre anni lotta per bloccare gli sgomberi e chiedere un cambio della legislazione spagnola. L’attendeva il Governo che aveva sospeso in vista della decisione del Tribunale europeo il processo d’urgenza di discussione della nuova normativa. Per la PAH si tratta di una nuova vittoria dopo quella ottenuta il 12 febbraio quando, a causa della pressione cittadina, il Partito Popolare, che ha la maggioranza assoluta in Parlamento, aveva fatto marcia indietro accettando all’ultimo minuto di approvare la discussione in aula della legge di iniziativa popolare promossa dal movimento antisfratti che è riuscito a raccogliere un milione e mezzo di firme, tre volte di più delle 500.000 necessarie.  La proposta di legge chiede l’applicazione della dacià³n en pago, dazione in pagamento, la possibilità  di risolvere il contratto ipotecario con la restituzione della casa e la cancellazione del debito, e lo stop delle esecuzioni in corso. Un punto quest’ultimo che la sentenza di oggi di fatto già  permette. Come ha dichiarato il giudice Fernà¡ndez Seijo al quotidiano El Paà­s “la sentenza è vincolante a partire da oggi” e lascia senza effetto la norma sull’esecuzione ipotecaria. (mariangela paone)

 

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