«È già  finita la primavera»

Loading

NICOSIA. Calma piatta dopo la guerra lampo della generazione «dell’abbondanza» Ieri a Nicosia non c’era nessuno per le strade a manifestare, nessuno davanti al parlamento, nessuno in coda nelle banche: tutto è già  avvenuto, una sorta di guerra lampo seguita da calma piatta. Per chi conosce bene il Paese, la cosa può insospettire. Intervistiamo una giornalista particolarmente informata e columnist di riferimento sui social media ciprioti: Katherine Toumbourou. Il suo punto di vista sulla situazione è rassicurante e deprimente allo stesso tempo. Le proteste dei giovani? Tutte scuse per non andare a scuola. Vi avevano partecipato più studenti delle medie-superiori che universitari. Le sue parole confermano l’atmosfera che si respira nelle università  dell’isola: i ragazzi sono disinformati, disinteressati alla politica e sostanzialmente viziati. Katherine li chiama la generazione «lasciamoli stare».
 Figli dell’invasione del 1974, hanno ricevuto in eredità  le ferite dei genitori, che hanno visto e vissuto l’attacco a Cipro e la successiva usurpazione di parte del territorio da parte della Turchia. Di fronte a qualsiasi capriccio, la reazione era sempre la stessa: «Lasciamoli stare, hanno sofferto abbastanza». E questo vale anche per i genitori stessi a cui viene condonato anche il comportamento un po’ incosciente di fronte a una crisi annunciata da anni. «E’ la generazione di Spyros Kyprianou» (Presidente di Cipro dal 1977 al 1988), dice Katherine, la generazione cioè dell’abbondanza, della promessa dell’abbondanza, della crescita edilizia e del benessere all’americana – le case erano costruite all’americana, le carte di credito e i mutui si moltiplicavano.
Una fase reaganiana che non prendeva in considerazione mai la possibilità  che potesse finire. I figli di quella generazione sono cresciuti nella promessa di belle auto, facili guadagni e vita al di sopra delle proprie possibilità . Questi genitori e figli, dunque, manifestano insieme, gomito a gomito, la perdita di tutto questo? «No, non è ancora mai successo», mi spiega Katherine. «Devi capire che viviamo in uno stato in cui le banche non sono mai state controllate e in cui si è scoperto solo ora, dopo aver aperto i libri contabili che c’erano oltre 90 miliardi di euro nelle casse delle varie filiali dell’isola. I giovani non ne sanno niente né ne capiscono molto di queste cose. Hanno fatto un paio di manifestazioni, roba da poco. E ora è già  tutto finito».
Sì, perché dalla riapertura delle banche l’80% dei liquidi sono stati ritirati dai correntisti ed è bastato questo a placare le rivolte. Per coprire il bisogno di tanta liquidità  è arrivato l’altroieri sull’isola un aereo carico di denaro, cinque miliardi di euro tutti in una volta sola, una cifra inaudita che è stata trasportata nelle banche da cortei di autoblu e blindati. Ieri però la Banca centrale di Cipro ha confermato che i correntisti con depositi superiori ai 100 mila euro nella Bank of Cyprus subiranno un prelievo forzoso del 37,5% in cambio di azioni. Che sia finita già  questa strana, breve «primavera cipriota»? La minaccia, del resto, è verso il loro stile di vita e da tempo, e non solo a Cipro, si è sostituito il come al cosa. Gli americani, per esempio, quando vogliono convincere la popolazione a intraprendere una guerra, dicono che è in gioco il loro stile di vita, la famosa «way of life», non la loro vita.


Related Articles

Vittoria delle donne. Il parlamento boccia il divieto totale di aborto

Loading

Polonia. Respinto il ddl dei teo-con. Governo intimorito dalle manifestazioni oceaniche

Il ricatto turco sui migranti

Loading

È il tentativo di “esternalizzare” nella Turchia di Erdogan la gestione di quei flussi che l’Europa non sa e non vuole accogliere

Russia. Panico Chernobyl per incidente nucleare in Siberia

Loading

Sono 180 mila gli abitanti della zona a rischio intorno al sito militare dove c’è stata l’esplosione. Nella notte arriva da Mosca équipe medica anti contaminazioni. Autorità ambientale ammette: radiazioni 16 volte oltre la norma

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment