Lo sconcerto di Napolitano per le dimissioni di Terzi

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ROMA — Sono le tre e mezza di ieri pomeriggio nell’aula di Montecitorio quando Giulio Terzi, ministro degli Esteri, sta tenendo quella che avrebbe dovuto essere una semplice informativa: «Da ministro ho espresso serie riserve alla repentina decisione di trasferire in India i due marò, ma la mia voce è rimasta inascoltata. Per questo rassegno le mie dimissioni». Il gelo calerà  immediato su queste parole inattese, da qualsiasi parte.
Dall’interno della stessa aula della Camera, prima di tutto. Poi dal vicino Palazzo Chigi, dove a dichiararsi attonito per questa decisione assolutamente inattesa sarà  il presidente del Consiglio Mario Monti. Ma lo stupore più raggelante arriverà  dall’alto del Colle.
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, infatti, non ha esitato a far diffondere il suo stato d’animo: «sconcertato e stupito». E definisce «irrituale» la decisione di Terzi. No, nemmeno il capo dello Stato aveva saputo alcunché delle intenzioni del ministro degli Esteri il quale, del resto, non aveva informato nemmeno il suo collega della Difesa, Giampaolo Di Paola, accanto a lui nei banchi del governo.
Tocca a Di Paola prendere la parola, subito dopo. Tocca al ministro della Difesa difendere il suo governo e prendere le distanze dal collega: «Le valutazioni del ministro Terzi sul caso dei marò non sono quelle del Governo». Ma non solo. L’ammiraglio Di Paola vuole segnare ancora di più la distanza dall’ormai ex-collega: «Io non abbandonerò la nave in difficoltà  con Massimiliano e Salvatore a bordo, fino all’ultimo giorno di governo».
Dentro l’aula di Montecitorio le reazioni si accavallano: se la destra plaude Terzi, il Pd invece lo denigra mentre il Movimento 5 Stelle, per voce di Alessandro Di Battista, chiede se la storia dei marò abbia niente a che vedere con commesse in India di Finmeccanica, ottenendo il plauso della presidente della Camera Laura Boldrini.
Dopo Montecitorio, i ministri Terzi e Di Paola sarebbero dovuti andare a Palazzo Madama, per la stessa informativa sui marò ai senatori, ma il gesto improvviso del ministro degli Esteri cambia tutte le carte in tavola.
Sarà  il premier Monti che oggi andrà  al Senato e alla Camera accompagnato dal ministro Di Paola e, a questo punto, dal sottosegretario agli Esteri Staffan De Mistura.
Intanto il premier ieri è stato costretto a salire al Quirinale per certificare al capo dello Stato le dimissioni di Giulio Terzi. Anche lì, al Colle, pare che Napolitano abbia manifestato tutto il suo disappunto per un gesto del quale, avrebbe assicurato Monti, lui non era stato assolutamente informato. Il capo dello Stato ha affidato allo stesso Monti l’incarico ad interim come ministro degli Esteri.


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