I democratici puntano su Finocchiaro Il Pdl offre una terna

Loading

Il segretario del Partito democratico ha chiamato Giorgio Napolitano e gli ha fatto sapere che salirà  al Colle a giorni per riferire l’esito delle trattative all’interno e all’esterno del centrosinistra. «E mi presenterò con un solo nome». E il nome è quello di Anna Finocchiaro. L’ex presidente del gruppo Pd al Senato presenta due vantaggi: è una donna, e quindi la sua elezione verrebbe salutata come una novità , e gode delle simpatie dei leghisti, cioè di coloro che, nel centrodestra, sembrano a Bersani i più disponibili. Eppure la mossa del segretario ha stupito più d’uno nel partito: perché si ritiene difficile che l’ex ds Finocchiaro possa poi dare un incarico all’ex ds Bersani. Quindi qualcuno ha iniziato a chiedersi se il leader non stia pensando a rinunciare all’avventura del governo di minoranza. Gli uomini del «tortellino magico», però, ancora ieri spiegavano che sull’incarico a Bersani «si tiene duro» e che non si può più ragionare con la logica dei partiti di provenienza perché da anni si sta tutti insieme nel Pd.
Ma non è quello di Anna Finocchiaro il nome nella lista che il Pdl ha fatto arrivare informalmente al Partito democratico, e che è composta da tre esponenti del centrosinistra: Giorgio Napolitano, Giuliano Amato e Franco Marini. Sul primo è stato fatto ancora l’altro ieri un tentativo, ma il capo dello Stato si è dimostrato irremovibile: considera chiuso il suo mandato. Sulla candidatura di Marini stanno alacremente lavorando gli ex democristiani del Pd, che sono da giorni in pressing sul segretario per convincerlo che quello è il nome buono. E per tre ragioni: perché i cattolici altrimenti resterebbero fuori dai vertici delle istituzioni; perché l’ex presidente del Senato non è persona sgradita al centrodestra; perché con il cattolico Marini al Quirinale nessuno dentro il partito potrebbe contestare l’incarico all’ex ds Bersani. Dicono che le ultime due ragioni abbiano trovato orecchie sensibili da parte del segretario. Ed è per questo motivo che il leader continua a tenere sulla scrivania anche la carta Marini, nonostante l’opposizione di una larga fetta del suo partito.
Il terzo nome della lista del Pdl è quello di Amato. E Bersani qualche giorno fa si era orientato proprio su di lui, capendo che poteva essere un nome condiviso con il Pdl più di altri. Senza contare il fatto che Amato gode della stima di Giorgio Napolitano. Ma la levata di scudi della Lega contro l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio di Bettino Craxi ha molto raffreddato Bersani, che pare tenga in modo particolare a cercare il dialogo con il Carroccio. Certo, Amato più di tutti i nomi fatti finora corrisponde ai requisiti di credibilità  internazionale che sarebbero necessari per un presidente della Repubblica in questi frangenti. L’altro esponente del centrosinistra che gode di ottimi requisiti in questo senso è Romano Prodi, il quale ieri ha fatto una smentita che al Pd viene considerata «una non smentita» sulla sua candidatura al Quirinale. Ma Berlusconi da Bari ha già  fatto capire chiaramente che cosa pensa dell’ex premier dell’Ulivo. Prodi, quindi, potrebbe essere il candidato del Pd solo in caso di rottura.
E, a dire il vero, ieri il fallimento della trattativa sembrava quanto mai prossimo, se si presta orecchio alle parole dure di Bersani e alle minaccia di elezioni di Berlusconi. Ma gli appelli al voto del leader del centrodestra non paiono preoccupare il segretario del Pd, che spiega ai suoi: «Berlusconi in realtà  non vuole le elezioni, perciò avremo un governo, e non è escluso che duri più a lungo di quanto possa sembrare adesso».


Related Articles

Ex An pronti a lasciare il Pdl Sul progetto il sì del Cavaliere

Loading

ROMA — Se vedrà  la luce, il nuovo partito last minute messo in cantiere da Ignazio La Russa, con la benedizione del Cavaliere, prenderà  forma prima del prossimo fine settimana, e magari si chiamerà  «Centro destra nazionale».

Dal segretario contrattacco a Renzi

Loading

Oggi vertice tra pontieri e Movimento Il leader: non accetto l’accusa di cercare nuovi Scilipoti

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment