Iron lady divide il paese

by Sergio Segio | 10 Aprile 2013 7:28

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I funerali della dama di ferro si terranno il prossimo 17 febbraio nella cattedrale di Saint Paul a Londra. Lei stessa ha chiesto che non fossero funerali di Stato per evitare un dibattito parlamentare sui costi. Pare che Thatcher si opponesse soprattutto ad una cerimonia che comprendesse il costoso passaggio degli aerei della Raf.
Immediatamente la stampa di destra si è scatenata, dal Daily Mail al Daily Star, e ha lanciato una petizione per una cerimonia solenne. Alcuni deputati Tory hanno chiesto onori simili a quelli tributati a Winston Churchill e al duca di Wellington. Ma Downing Street ha optato per una funzione, con onori militari, ma un gradino più in basso dei funerali di Stato sul modello delle commemorazioni funebri della principessa Diana.
Sarà  presente Queen Elisabeth che di solito non prendere parte ai funerali di ex primi ministri, ma viene sostituita da un membro della famiglia reale. Questa volta non ha voluto mancare, lo fece solo in occasione dei funerali di Winston Churchill nel 1965.
La macchina organizzativa britannica è partita già  ieri per definire tutto nei minimi particolari con la formazione di un comitato governativo che coordinerà  l’evento, ribattezzato “True Blue”. Martedì prossimo la bara di Thatcher sarà  portata alla Cappella Saint Mary nel Palazzo di Westminster dove ci sarà  una breve celebrazione. Le strade di Londra verranno chiuse durante il passaggio del corteo mentre il feretro raggiungerà  la cappella di Saint Clement Danes, dove la bara sarà  scortata dalle truppe dell’artiglieria reale fino a Saint Paul nel cuore di Londra. Alle porte dell’immensa cattedrale il corteo funebre sarà  atteso da guardia d’onore e militari. Saranno presenti delegazioni da tutto il mondo, ministri e ex primi ministri. Per partecipare ai funerali, David Cameron ha fatto rientro da Madrid in anticipo. Mentre il Cremlino ha reso noto che non invierà  nessun rappresentante ai funerali di Thatcher.
Non manca chi quel giorno ha intenzione di festeggiare. Molti hanno chiamato a raccolta gli anti-thatcheriani per un rassembramento pre-funerario a Trafalgar Square, simbolo delle violente proteste contro la poll tax, approvata dal governo Thatcher nel 1990 e che le costò la carica di primo ministro. Ed impazza sugli Indy Media la campagna per spingere alle vette delle classifiche la canzone Ding Dong! La strega è morta.
Non sono mancate primi festeggiamenti già  nel pomeriggio di ieri all’annuncio della sua scomparsa. Sei poliziotti sono rimasti feriti a Bristol nel tentativo di disperdere un gruppo di circa duecento persone scese in piazza per festeggiare la morte della donna che ha spaccato l’opinione pubblica inglese. La folla ha reagito con un lancio di bottiglie e lattine: un’auto della polizia è stata danneggiata, alcuni cassonetti sono stati dati alle fiamme. Dei sei agenti feriti uno è in condizioni serie, anche se non in pericolo di vita.
A Liverpool, dove Thatcher era molto impopolare per aver disposto la chiusura dei moli dopo il disastro di Hillsborough, sono scese in piazza centinaia di persone ieri. Su Twitter impazza l’organizzazione di anti funerali alla St George’s Hall, mentre tornano in auge gli storici cori della Liverpool Football Club We’re going to have a party/When Maggie Thatcher dies. Manifestazioni di giubilo si sono tenute anche nel quartiere nero di Londra Brixton, a Glasgow, Leeds e Belfast. La dama di ferro non smette di dividere il paese.

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KEN LOACH Addio alla strega, «Privatizziamo i suoi funerali»

«È stata il più controverso e devastante primo ministro dei tempi moderni. Disoccupazione di massa, chiusura di fabbriche, comunità  distrutte: questa è la sua eredità . Era una combattente e il suo nemico era la classe operaia inglese. Le sue vittorie sono state aiutate dai leader politicamente corrotti del partito labourista e di molte Trade Unions. È per le politiche da lei promosse che siamo oggi in questo disordine. Altri primi ministri hanno seguito il suo percorso, in particolare Tony Blair. Lei era la mente, lui l’esecutore. Ricordiamoci che ha definito Mandela un terrorista e ha preso un tè con l’assassino e torturatore Pinochet. Come potremmo onorarla? Privatizziamo il suo funerale. Facciamo un’asta e accettiamo l’offerta più conveniente. È quello che avrebbe voluto». Ha scritto in un messaggio il regista Ken Loach.
MORRISSEY/SMITHS
«Una barbara senza umanità . Tutto ciò che ha fatto è stato carico di negatività . Ha distrutto l’industria manifatturiera inglese, odiava i minatori, gli artisti, gli indipendentisti irlandesi, gli inglesi poveri (per aiutare i quali non ha fatto assolutamente nulla), Greenpeace e gli ambientalisti, è stata l’unica leader europea a contrapporsi al bando del commercio dell’avorio, (…) odiava le femministe: (…) a causa sua, non credo avremo più un primo ministro donna. Quindi, piuttosto che aprire una porta, per il genere femminile, l’ha chiusa». L’ex Smiths, autore di «Margaret on the Guillotine», riflette sulla pesante eredità  dell’ex primo ministro inglese.

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