Marche, doppia tragedia: coniugi si suicidano per problemi economici

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Secondo gli investigatori non vi sono dubbi che si sia trattato di un doppio suicidio, e che la cause vanno ricercate nelle precarie condizioni economiche della coppia. Alla tragedia se ne aggiunge subito un’altra: il fratello della donna, Giuseppe Sopranzi, non appena appresa la notizia si è a sua volta suicidato gettandosi in mare. Il corpo è stato recuperato dalla Capitaneria di porto. L’uomo aveva 70 anni. Inutili di tentativi di rianimarlo.

I coniugi sembra non avessero neppure i soldi per pagare l’affitto. Abitavano in un appartamento in via Calatafimi. Secondo quanto hanno potuto ricostruire sinora i carabinieri, diretti dal capitano Domenico Candelli, l’uomo aveva lavorato come impiegato in una ditta calzaturiera, e non aveva trattamento pensionistico.

La donna, invece, era un’artigiana in pensione. La coppia non aveva figli, e i parenti più prossimi non sono stati ancora rintracciati. Dalle prime testimonianze raccolte, sembra che la coppia non riuscisse a tirare avanti, avendo come unica fonte di reddito la piccola pensione della moglie. Il doppio suicidio risalirebbe a questa mattina, o alla tarda serata di ieri. E’ stato scoperto stamane intorno alle 8 dai vicini che hanno trovato aperta la porta del garage. I sanitari del 118, intervenuti sul posto, non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Ancora non si sa se i due abbiamo lasciato un biglietto per spiegare i motivi del gesto.

Il biglietto d’addio. I coniugi hanno lasciato un biglietto in cui chiedono perdono per il loro gesto e indicano il luogo, uno stanzino sul retro del palazzo, in cui trovare i loro corpi. Il biglietto, sul quale avrebbero anche lasciato il numero di cellulare della sorella di lei, era stato appoggiato accanto a un’auto, nel garage, in modo da essere visto. La coppia abitava nello stesso palazzo del presidente del consiglio comunale di Civitanova Marche, Ivo Costamagna, che di recente aveva parlato con loro e li aveva invitati in Comune per parlare con i servizi sociali, ma i coniugi gli avevano riposto che non lo avrebbero fatto perché si vergognavano.

La Cgil accusa la riforma Fornero. “È l’ennesima tragedia legata alla crisi del lavoro e del reddito delle famiglie. In questo caso, un episodio ancora più grave perché coinvolge un lavoratore esodato che si è trovato nella condizione di non avere più né un lavoro né una pensione a causa della riforma Fornero”. Questo è il commento di Roberto Ghiselli, segretario generale Cgil Marche e di Aldo Benfatto, segretario Cgil di Macerata. Situazioni dunque particolarmente pesanti e che sono sempre più diffuse come testimoniano recenti fatti di cronaca.

“Tutto questo – continuano Ghiselli e Benfatto – impone l’urgenza di intervenire con misure efficaci per affrontare i temi del lavoro, della difesa dei redditi e di risolvere definitivamente la vergognosa situazione degli esodati”. Questi temi, concludono i due segretari, “devono rappresentare la priorità  dell’agenda dell’attuale e del prossimo Governo dando una svolta alle politiche del lavoro di questo Paese. Anche a livello locale, è necessario accelerare quei provvedimenti a sostegno delle famiglie colpite dalla crisi, a partire dai provvedimenti già  previsti a favore dei nuclei familiari in difficoltà  nell’affrontare le spese per l’affitto”.

Bersani: “Emergenza sociale”. “Il dramma di Civitanova Marche lascia sgomenti e ammutoliti. Dobbiamo tutti convincerci che, fuori dai riflettori, c’è una vera e drammatica emergenza sociale. E’ su questa emergenza che deve assolutamente vedersi il primo segno di cambiamento”. Lo dice il leader del Partito Democratico Pier Luigi Bersani.

Il cordoglio del sindaco. “Hanno preferito scomparire piuttosto che chiedere aiuto, dimostrando una dignitaà  estrema nella tragedia: in altri luoghi la disperazione avrebbe portato a atti di criminalità “. Lo dice, tra le lacrime, il sindaco di Civitanova Marche Tommaso Claudio Corvatta commentando la tragedia, figlia della crisi. “Pochi giorni fa – ricorda Corvatta – marito e moglie si erano incontrati con il presidente del consiglio comunale, che abita nello stesso palazzo, e avevano rifiutato il suo invito a rivolgersi ai servizi sociali per essere aiutati, perché si vergognavano a chiedere. Non posso dire che questa situazione sia non prevista, ci sono tante famiglie disperate. Come amministratori cerchiamo di concentrare tutti gli sforzi, ci sentiamo veramente coinvolti”.

Valentina Vezzali: “Dramma che abbiamo su coscienza”. “Sono sgomenta e sconvolta. Di fronte alla triplice tragedia di Civitanova Marche cosa si può dire? È un dramma che tutti abbiamo sulla coscienza. È sempre più evidente che la vera priorità  dell’Italia è la crisi economica, la mancanza di lavoro che ferisce le famiglie”. Così la deputata marchigiana di Scelta Civica Valentina Vezzali sul triplice suicidio. “Bisogna agire presto e incisivamente su questi temi, con una grande assunzione di responsabilità . È pazzesco – aggiunge la fiorettista jesina – che mentre accadono queste cose, da un lato certa vecchia politica perde tempo con le sue beghe di potere e con il rifiuto di dialogare in nome del bene comune, e d’altro lato la nuova antipolitica continua solo a urlare i suoi no rifiutando di assumersi ogni responsabilità  e di mettersi in gioco per affrontare i veri problemi del Paese. Se non sapremo dare una risposta ai drammatici problemi della gente sarà  inutile che ci siamo impegnati in politica”.


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