Cambogia, crolla fabbrica di scarpe: almeno 3 operai morti e sei feriti

Loading

SHANGHAI –  È di tre morti e sei feriti – di cui tre in modo grave – il bilancio del crollo avvenuto questa mattina in una fabbrica di scarpe in Cambogia. Lo ha riferito Ith Sam Heng, ministro per gli affari sociali, annunciando che non c’è nessun operaio ancora intrappolato sotto le macerie dello stabilimento Wing Star Shoes, a 40 chilometri dalla capitale Phnom Penh.

Dalle prime ricostruzioni, l’incidente – avvenuto poco dopo le sette (ora locale) – sembra essere stato provocato dal cedimento di alcune travi d’acciaio che sostenevano un’area nel tratto comunicante tra due edifici, al piano ammezzato. Sotto accusa è l’eccessivo peso caricato su quel piano sopraelevato in cemento, stipato di scarpe e macchinari. Al momento dell’incidente, gli operai all’interno del complesso erano una cinquantina.

La fabbrica, gestita da circa un anno da una società  taiwanese nella provincia di Kampong Seu, produce calzature in particolare per la Asics: tra le macerie sono stati rinvenuti diverse scatole di scarpe da ginnastica del marchio giapponese. Lo scorso marzo, gli operai della Wing Star Shoes avevano scioperato per chiedere un aumento di salario e migliori condizioni di lavoro.

Lo stabilimento fa parte della galassia dell’industria tessile cambogiana, che impiega oltre 500 mila persone, e che con 4,6 miliardi di dollari di fatturato contribuisce più di ogni altro settore alle esportazioni nazionali, dopo il boom di investimenti avvenuto nell’ultimo decennio. Le retribuzioni sono tra le più basse in Asia; recentemente, dopo un’ondata di scioperi nelle fabbriche d’abbigliamento, il governo ha portato il salario minimo mensile a 75 dollari.

L’incidente giunge sulla scia della tragedia del 24 aprile alla periferia di Dacca, in Bangladesh. Il crollo del complesso che ospitava cinque fabbriche di abbigliamento ha provocato 1.127 morti e ha dato vita a una mobilitazione internazionale per garantire la sicurezza dei lavoratori.


Related Articles

Il mese più nero per l’auto Fiat giù del 35%

Loading

Meno 26% le vendite del settore Mai così male da 32 anni. La Volkswagen dimezza la distanza con il Lingotto   Lo sciopero delle bisarche ha colpito più la casa torinese che i costruttori concorrenti

La Cgil scrive ad Elsa Fornero: «Intervenga sulla mobilità »

Loading

«Preoccupa il destino dei lavoratori che termineranno la mobilità  il prossimo anno e per i quali non pare ci siano risorse nella manovra»: è allarmata la lettera che i segretari confederali della Cgil, Fulvio Fammoni e Vera Lamonica, hanno oggi ieri al ministro del Welfare, Elsa Fornero.

Via le tutele ambientali e i divieti di importazione? In nome degli investimenti

Loading

 Secondo il commissario al Commercio Ue saranno creati due milioni di posti di lavoro. Entro il 2027. Al prezzo di una totale deregulation

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment