I primi ribelli curdi arrivati in Iraq
Intorno alle 6 del 14 maggio il primo gruppo di ribelli del Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK) – è arrivato nella zona di Harur, nel Kurdistan iracheno, dopo una settimana di viaggio. I soldati del PKK l’8 maggio scorso hanno iniziato a lasciare la Turchia, come stabilito dalla storica tregua firmata con il governo. Il gruppo di ribelli, formato da nove uomini e sei donne, è stato accolto dai combattenti del PKK delle basi irachene. In tutto i combattenti curdi che lasceranno la Turchia sono circa 2.000.
In questa settimana i combattenti sono stati costantemente monitorati da aerei dell’esercito turco, che hanno controllato che tutto si svolgesse come da accordi. La tregua tra i curdi e il governo turco era stata annunciata il 21 marzo scorso dal leader del PKK Abdullah Ocalan, che si trova in carcere. L’accordo ha lo scopo di mettere fine al conflitto tra Turchia e curdi che dura da 29 anni e che ha causato la morte di circa 40mila persone.
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Il regalo di Natale, gli F35 sotto l’albero
DDL DIFESA. Oggi, alle 15.00, la Camera dei Deputati dovrebbe approvare in via definitiva il disegno di legge delega sulla riforma della difesa e delle forze armate, provvedimento fortissimamente voluto dai militari e dall’ammiraglio-ministro Di Paola che ci costera fino a 230 miliardi di euro nei prossimi 10 anni.
Si tratta – insieme all’approvazione della legge di stabilità – di un regalo di Natale che il governo ci lascia prima di dimettersi: un regalo fatto alla casta dei militari, alla lobby degli armieri e al ministro-ammiraglio. Tutta questa fretta è urgente e sospetta.