Più detrazioni per i figli e sconto Irap il Fisco presenta le novità  del 2013

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Tra queste novità , spicca l’aumento delle detrazioni per i figli a carico e il bonus per i minori disabili.
Come si ricorderà , questi “sconti” furono il risultato di un’agguerrita lotta parlamentare nel novembre scorso. Da una parte la proposta del governo e dell’allora ministro del Tesoro Grilli di scambiare Iva e Irpef, facendo crescere la prima (le aliquote del 10 e del 21% portate all’11 e al 22) per tagliare di un punto i primi due scaglioni Irpef (quelli al 23 e 27%). Uno scambio che però risultò iniquo, persino paradossale per i redditi bassi, conti alla mano, danneggiati anziché favoriti.
La linea che prevalse, dopo una battaglia furibonda su tetti e franchigie da manovrare (penalizzazioni tra l’altro pensate come retroattive, un’assurdità ), fu poi un’altra. E cioè alzare la sola aliquota Iva del 21% (dal primo luglio, passerà  al 22%). Ma aumentare le detrazioni per i figli a carico: 150 euro in più per i bimbi sopra i tre anni (da 800 a 950 euro), 320 euro in più per i baby sotto i tre (da 900 a 1.200 euro). Una famiglia con tre figli a carico maggiori di tre anni risparmierà  351 euro (reddito dei coniugi pari a 55 mila euro). Se i figli a carico sono due, di cui uno under 3, reddito unico da 25 mila euro, il risparmio sarà  di 363 euro.
Se infine l’unico figlio è portatore di handicap (un reddito pari a 20 mila euro), lo sconto arriverà  a 568 euro. In questo caso infatti il bonus predisposto dalla legge di Stabilità  quasi raddoppia: da 220 a 400 euro. L’importo complessivo da detrarre sarà  di 1.350 euro per gli over 3, di 1.620 per i più piccoli. Somme attese dalle famiglie come una boccata d’ossigeno e che sono di fatto operative da subito, con questa dichiarazione dei redditi di maggio-giugno.
Altra novità  fiscale, che però coinvolge per lo più i commercialisti, è la semplificazione della fattura di piccolo importo, non superiore ai 100 euro, e della cosiddetta “nota di variazione dell’imponibile o dell’imposta”, a prescindere dall’importo. Ebbene in questi due casi il cessionario o committente sarà  identificato con il solo numero di partita Iva o con il codice fiscale. E l’operazione sarà  identificata in modo sintetico, senza distinguere le due cifre: imponibile e imposta.
Spulciando poi la circolare, spunta anche la riduzione dell’acconto sulle riserve tecniche delle assicurazioni (da 0,50 a 0,45%) che le compagnie potrebbero tradurre in sconti sull’Rc auto. E la sforbiciatina all’Irap, attesa e invocata dalle aziende, che però scatterà  solo dal 2014: la deduzione base cresce di 2.900 euro, passando da 4.600 a 7.500 euro per ogni dipendente a tempo indeterminato. Mentre la deduzione cosiddetta “maggiorata”, cioè quella prevista per i lavoratori sotto i 35 anni e per le lavoratrici, cresce da 10.600 a 13.500 euro. A 15 mila euro per Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia (21 mila se a lavorare sono donne o under 35).
Infine, da ieri è online un nuovo video che spiega come recuperare la rendita catastale e gli altri dati sugli immobili dal sito dell’Agenzia delle Entrate.


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