Sotto ai manganelli della polizia c’è la parte più bella del paese

by Sergio Segio | 18 Giugno 2013 7:28

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Che tutti noi avremmo avuto un «kit di resistenza » fatto di latte, limone, aceto, maschere antigas, maschere subacque e crema antiscottatura. Che «un curdo, un musulmano anticapitalista e un nazionalista che preparano panini tutta la notte nel garage di un lussuoso albergo» non era una barzelletta ma la realtà. Che avremmo visto i tifosi del Besiktas, del Galatasaray e del Fenerbahçe abbracciati cantare insieme. Che con i nostri reggiseni in faccia per proteggerci dai lacrimogeni avremmo gridato «Sparate ancora che fa bene alla pelle!». Che avremmo giocato a tennis con le pallottole dei lacrimogeni. Che in tre minuti – ripeto, tre minuti – saremmo stati capaci di creare catene umane di decine di metri per spegnere incendi, portare medicinali, coperte, panini. Che dopo anni e anni di incomprensioni, separazioni e disinformazione ci saremmo guardati in faccia senza pregiudizi. E che tutto questo lo avremmo fatto senza alcun leader, avrei riso a crepapelle per ore, ore ore ore ore e ore.
(attrice turca)

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