Oggi partono i negoziati di pace tra Israele e Palestina
La data è stata resa nota dal dipartimento di Stato americano solo ieri: c’era infatti molta incertezza sull’effettiva ripresa delle trattative, dopo che il presidente palestinese Mahmoud Abbas aveva chiesto, come base di partenza dei negoziati, il riconoscimento dei confini pre 1967 da parte del governo israeliano. L’invito del Segretario di Stato americano John Kerry a sedersi al tavolo dei negoziati è stato accettato formalmente ieri, dopo l’annuncio che Israele aveva dato il via libera al rilascio di 104 prigionieri palestinesi, in carcere da prima degli accordi di Oslo del 1993. Una decisione approvata con 13 voti a favore e 7 contrari e accolta positivamente dal capo dei negoziatori palestinesi Saeb Erekat, secondo cui la scelta del governo israeliano «rappresenta un importante passo verso la pace». Il premier Benjamin Netanyahu non aveva nascosto le sue perplessità in merito alla liberazione dei detenuti ma aveva spiegato che «ci sono momenti nei quali è necessario prendere decisioni difficili per il bene del Paese, e questo è uno di quei momenti». Non è la prima volta che Israele decide di liberare dei detenuti palestinesi, nel 2011 aveva accettato il rilascio di 1.000 carcerati in cambio di Gilad Shalit, il soldato israeliano tenuto prigioniero a Gaza.
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