L’incertezza frena i mercati Spread a 250 Cade Mediaset

Loading

La Borsa di Milano ha perso il 2,1% con il titolo Mediaset in caduta del 6,25%: le azioni dell’azienda dell’ex premier hanno iniziato la discesa sin dall’apertura delle contrattazioni e sono state sospese per eccesso di volatilità a fine mattinata, quando erano in perdita del 5%.
Il crollo del 6,25% è costato in termini di capitalizzazione 266 miliardi che si traduce in una perdita ovviamente virtuale; di 110 milioni per la Fininvest di Berlusconi che ha in mano il 41,2% di Mediaset.
Piazza Affari è stata la peggiore in Europa in una giornata di scambi comunque fiacchi anche per la chiusura della Borsa di Londra per festività. Incerti gli altri indici, con Parigi invariata, Francoforte in avanzo dello 0,22% e Madrid in calo dello 0,42%.
Quanto ancora agli spread l’ampliamento è stato determinato sia dall’aumento dei rendimenti dei Btp saliti al 4,38% sia dal rally del Bund scambiato all’1,89%. Sul secondario si è comunque allargato anche il differenziale dei Bonos salito a 258 punti base. Ma si è ampliato in misura minore di quello dei Btp proseguendo così l’azione di riavvicinamento: ieri la distanza tra gli spread dei titoli italiani e di quelli spagnoli si è riportata ai minimi da marzo 2012. La Spagna, che offrirà oggi sul mercato 3-4 miliardi di titoli a breve, si è portata quindi ad appena 9 centesimi di rendimento sopra l’Italia dopo aver toccato anche 50 punti di distacco.
L’aria di crisi politica si sente dunque e preoccupa operatori ed investitori che guardano ai prossimi appuntamenti delle aste del Tesoro che tra oggi e giovedì offrirà sul mercato titoli per quasi 20 miliardi di euro. Si comincia, appunto oggi, con il collocamento di Ctz a due anni per 3 miliardi massimi di offerta e Btp indicizzati all’inflazione a 5 e 15 anni per 2 miliardi complessivi.
Domani toccherà ai Bot semestrali che il Tesoro offrirà sul mercato fino ad 8,5 miliardi. Il terzo appuntamento, quello di giovedì, è il più delicato e il più atteso per testare gli orientamenti degli investitori verso l’Italia e i suoi titoli pubblici. Andranno in asta infatti i titoli a medio e lungo termine sui quali si misura il grado di fiducia degli investitori. In particolare saranno offerti in una forchetta tra i 2,5 e i 3,5 miliardi di euro Btp a 5 anni e tra i 1,75 e i 2,5 miliardi di euro Btp a 10 anni. Entro l’anno restano da rinnovare oltre 122 miliardi di euro di titoli di Stato in scadenza, con 74,5 miliardi di Bot, 37,8 miliardi di Btp e 10,6 miliardi di Ctz.
L’euro, infine, che dopo aver toccato il minimo di giornata di 1,3356 contro dollaro, ha recuperato fino ad un massimo di 1,3391 a seguito della pubblicazione degli ordini dei beni durevoli statunitensi, risultati inferiori rispetto alle aspettative. In chiusura la valuta unica è stata quotata leggermente al di sotto dei valori di venerdì, intorno al livello di 1,3374.
Stefania Tamburello


Related Articles

Sempre più debiti per le famiglie italiane

Loading

Cgia: la media ha superato i 19.000 euro, pesano mutui casa e credito al consumo. Le “sofferenze” maggiori nella provincia di Roma dove si arriva oltre quota 27 mila

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment