Il «negoziatore» e i sospetti dei 5 Stelle

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MILANO — Un nuovo confronto, una nuova diretta. Stasera i senatori Cinque Stelle tornano a riunirsi: l’assemblea potrebbe essere trasmessa in streaming. All’ordine del giorno nessun tema su alleanze o strategie politiche, ma le tensioni all’interno del gruppo sono elevate e nessuno esclude che le frizioni potrebbero essere oggetto di dibattito. Proprio ieri un post di Francesco Campanella ha scatenato una polemica. Il parlamentare siciliano ha criticato su Facebook la presenza di Gianroberto Casaleggio al Forum Ambrosetti: «Sto in un Movimento che non ama i potenti e si tiene lontano dalle loro stanze dorate. A Cernobbio uno di noi non c’entra nulla». E ancora: «Chi va al mulino si infarina. Se poi si dice celiaco…».
Un intervento che potrebbe lasciare strascichi, tant’è che all’interno dei Cinque Stelle si attende a breve una presa di posizione o di Beppe Grillo o di Casaleggio in merito, nonostante ieri in serata il senatore abbia provato a sdrammatizzare il suo intervento: «Le critiche fanno parte del gioco ma non dobbiamo nasconderci. Il nostro modo di fare è diverso — ha detto — La critica è costruttiva non distruttiva». Campanella è considerato nel novero degli aperturisti, così come Luis Alberto Orellana e Lorenzo Battista, al centro anche loro del dibattito. Il senatore lombardo ha deciso di non lasciare il gruppo a Palazzo Madama, ma i Cinque Stelle vorrebbero un chiarimento interno, probabilmente pubblico, della sua visione politica su eventuali alleanze con altri partiti. Battista, invece, ha criticato Dario Fo. Il Nobel è intervenuto sul blog di Grillo per sostenere che sarebbe «da imbecilli appoggiare un governo col Pd». Pronta la replica del senatore friulano, che su Twitter posta un video di Pif. Il titolo? «Ecco perché quando Fo parla di politica, mi girano le palle». «Sembra che vogliamo alimentare la frattura», dice un esponente del Movimento, commentando la polemica. C’è chi avanza il sospetto che alcuni senatori — dai cinque ai sette — abbiano già contatti avanzati con i democratici, un manipolo guidato da un «traghettatore» pentastellato, che sarebbe la mente di queste esternazioni.
Intanto, sul fronte delle iniziative i Cinque Stelle (che ieri hanno protestato indossando alla Camera una maglietta con la scritta «La Costituzione è di tutti») si preparano a far scegliere alla Rete il tipo di legge elettorale da proporre in Parlamento: possibile una votazione sul blog. L’unico intoppo, al momento, i tempi molto stretti. I 5 Stelle starebbero già studiando il modo per guadagnare qualche giorno.
Emanuele Buzzi


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