Un tribunale speciale per i “sans-papiers”. Dentro l’aeroporto

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PARIGI — The Terminal. Non è il film, ma il soprannome del nuovo tribunale per sans-papiers dentro all’aeroporto di Roissy. I migranti in situazione irregolare in arrivo nello scalo parigino saranno d’ora in poi giudicati direttamente sul posto, in mezzo al via via di milioni di turisti che atterrano e partono dalla capitale francese. Il primo tribunale per migranti dentro all’aeroporto è entrato ieri mattina in funzione, allestito poco lontano dall’aerea di stazionamento degli aerei e al centro di detenzione ammini-strativa degli stranieri in via di espulsione. Ufficialmente, è una filiale del tribunale di Meaux, che si trova ad una trentina di chilometri da Roissy e dove finora venivano portati i migranti in attesa di giudizio. Secondo molte ong, il nuovo “tribunale a bordo pista” non rispetta le più elementari regole di garanzie legali per gli imputati.
Oltre all’isolamento dalle strade e da qualsiasi posto abitato, i migranti sono anche nascosti all’interno del tribunale da un’alta grata di ferro che impedisce qualsiasi comunicazione. Il nuovo distacco giudiziario dovrebbe servire a giudicare in loco gli oltre tremila casi di immigrazione non in regola che si registrano nei voli in provenienza dai paesi dello spazio Schengen. Un’altra filiale del tribunale di Bobigny dovrebbe aprire dentro l’aeroporto per i migranti fermati a bordo di voli internazionali e che quindi non hanno diritto di entrare sul territorio francese.
Il progetto è già costato allo Stato francese 2,7 milioni di euro. Sono stati distaccati due magistrati per lavorare nella nuova sede giudiziaria di Roissy. Diverse associazioni, tra cui la Lega dei diritti umani, ma anche il sindacato dei magistrati, denunciano una «giustizia anomala», perché i migranti «saranno giudicati esclusivamente sotto gli occhi degli ufficiali di polizia». Le autorità si giustificano sostenendo che i sans-papiers eviteranno così «faticose trasferte» tra Roissy e i tribunali della regione.
Secondo gli ultimi dati ufficiali, sono stati più di 29mila gli stranieri trattenuti nei centri di detenzione amministrativa nel 2011. Lo stesso anno la polizia di frontiera ha bloccato l’ingresso a circa 12mila persone. Le ong hanno già annunciato diversi ricorsi per bloccare il nuovo tribunale a bordo pista. Il progetto era stato preparato dalla destra quando era al governo, ed è stato mantenuto dalla maggioranza socialista. Il ministro della Giustizia, Christiane Taubira, ha ammesso: «Il luogo in cui si viene giudicati ha un suo peso». Ma per il momento nessuna retromarcia è prevista. Il tribunale ha incominciato a lavorare a pieno ritmo. Ieri già diversi sans-papiers sono stati giudicati senza neanche poter uscire dai terminal di Roissy.
(a.g.)


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