Amianto all’Olivetti, indagati De Benedetti e Passera

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IVREA — La procura di Ivrea ha aperto un’inchiesta su ventuno casi di morti e ammalati a causa dell’amianto tra i dipendenti all’Olivetti tra gli anni Sessanta e gli anni Novanta. Venticinque sono gli indagati, tra i quali Carlo De Benedetti e l’ex ministro Corrado Passera, rispettivamente presidente (1978-1996) e amministratore delegato (1992-1996) dell’azienda. Le accuse, formulate dal sostituto procuratore Lorenzo Boscagli, sono di omicidio colposo e lesioni colpose plurime.
«In merito all’inchiesta di Ivrea nella quale sarebbe indagato, insieme al compianto Ottorino Beltrami, a suo fratello Franco e al dottor Passera, l’ingegner Carlo De Benedetti, nel rispetto degli operai e delle loro famiglie, attende fiducioso l’esito delle indagini nella certezza della sua totale estraneità ai fatti contestati. La realizzazione delle strutture oggetto di indagine precede infatti di diversi anni l’inizio della sua gestione all’Olivetti». Così una nota del portavoce di De Benedetti, presidente del Gruppo Espresso. Nella quale si aggiunge: «Nel periodo della sua permanenza, l’Olivetti ha sempre prestato attenzione alla salute e alla sicurezza dei lavoratori, con misure adeguate alle normative e alle conoscenze scientifiche dell’epoca».
Gli operai deceduti lavoravano in reparti dove si fabbricavano telescriventi e computer che, secondo la procura, sarebbero
stati inquinati da sostanze cancerogene. Dopo la pensione, si sono ammalati di mesotelioma pleurico e sono deceduti tra il 2003 e i primi mesi di quest’anno. «Sull’onestà delle persone che hanno fatto la storia dell’Olivetti — commenta il sindaco di Ivrea Carlo Della Pepa — non ho alcun dubbio. Purtroppo l’amianto, ai tempi, veniva utilizzato in ogni produzione industriale».


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