LA CAMERA APPROVA L’ACCORDO SUL TAV
La ratifica del trattato passa ora all’esame del Senato per il via libera definitivo. Una seduta contrassegnata da momenti di acceso dibattito, con le accuse incrociate di «fascismo» tra M5s e Pd. La fulminea ratifica del trattato è stata effettuata in vista del bilaterale Letta Hollande sul Tav prevista a Roma il 20 novembre. Ci sarà anche il movimento No Tav in piazza. «Bisogna convincere i francesi a proseguire un’opera sulla quale hanno espresso concrete perplessità». Per questo si sta seguendo «una prassi pazzesca» per «simulare di corsa l’approvazione del Trattato». In pratica si è fatto sbarcare il Trattato alla Camera «per ratificarne metà» sostiene il Movimento 5 stelle. «La Ratifica – spiega il deputato di Sel Giorgio Airaudo – prevede per la sua realizzazione la prevalenza del diritto francese rispetto a quello italiano». Gravissima la conseguenza: «Essendo il diritto francese meno strutturato e meno vincolante sulle norme antimafia, è incomprensibile, inaccettabile e incostituzionale che un’opera che impegna molti appalti e subappalti e cospicue risorse venga sottratta alla massima trasparenza e alle tutele massime possibili dell’ordinamento antimafia italiano».
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