Maxi acconti per coprire l’Imu Pronto il rincaro della benzina

by Sergio Segio | 23 Novembre 2013 9:50

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ROMA — Per finanziare l’abolizione della seconda rata dell’Imu sulla prima casa aumenteranno da subito le tasse (sotto veste di acconti) per le imprese, le banche, i risparmiatori e dal 2015 le accise sulla benzina. Questo prevede una bozza del decreto legge che il governo varerà martedì prossimo secondo lo schema della clausola di salvaguardia laddove non si trovano altre coperture derivanti da tagli alla spesa. In sostanza, per togliere l’imposta ai proprietari di casa c’è il rischio che tutti pagheranno più tasse, anche quelli che la casa non ce l’hanno. Mentre il governo è alle prese con il rebus Imu, in commissione Bilancio del Senato la soluzione per trovare la quadra sulla Service tax e la modulazione del cuneo fiscale slitta a oggi. E,anche per finanziare le varie Tresi, Tasi, Tuc ect. previste dalla legge di Stabilità, fa capolino un’altra tassa: questa volta sui contratti di leasing che potrebbero essere penalizzati per 600 milioni. Così come si cercano ancora 300 milioni per escludere il settore dell’autotrasporto dai tagli dei rimborsi delle accise, promessi l’altro giorno da Enrico Letta. Un altro emendamento, annunciato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanni Legnini, consentirà una ulteriore proroga di un anno (fino al 31 dicembre 2014) per prolungare il ruolo di Equitalia nella riscossione dei tributi locali. Il taglio del cuneo fiscale verrà invece concentrato sui redditi fino a 30 mila euro, con uno sgravio che al massimo arriverà a 220 euro netti annui, secondo l’emendamento di Rita Ghedini (Pd).
Nel merito, la bozza sull’Imu mette nero su bianco l’aumento al 128% per il 2013 e al 127% per il 2014 dell’acconto Ires per banche e assicurazioni mentre per le società il rincaro si ferma al 101%. Inoltre per racimolare i 2,4 miliardi di euro (compresa l’abolizione della tassa sui fabbricati e terreni agricoli chiesta a gran voce dagli alfaniani) la bozza del decreto prevede che sul fronte del risparmio amministrato come gestioni patrimoniali, fondi, Sgr «i soggetti che applicano l’imposta sostitutiva sono tenuti entro il 16 dicembre di ogni anno, al versamento di un importo a titolo di acconto, pari al 100% dell’ammontare complessivo dei versamenti dovuti nei primi undici mesi del medesimo anno». Un ginepraio impositivo che potrebbe mettere a dura prova la tenuta della maggioranza. Non a caso ieri Matteo Renzi, il sindaco di Firenze candidato per le primarie a nuovo segretario del Pd, ha osservato che le «bandierine sull’Imu non servono a nulla, si toglie quella tassa ma ti aumentano tutto il resto».
Confindustria e sindacato continuano a tenere il punto e a chiedere al governo di concentrare tutte le risorse per ridurre il cuneo fiscale sul costo del lavoro, aumentare così la produttività e i redditi. «L’Imu non è la priorità» è tornato a sostenere ieri il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi. I prossimi giorni sono dunque strategici. La legge di Stabilità dovrebbe approdare in aula al Senato alle ore 15 di lunedì secondo l’orientamento emerso dalla conferenza dei capigruppo, ma non è detto che la commissione Bilancio finisca in tempo .
Roberto Bagnoli

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