Protesta anti-Putin sulla Piazza Rossa

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In un comunicato, pubblicato sul sito web Grani.ru, l’artista di San Pietroburgo ha spiegato che sta cercando di attirare l’attenzione della società russa sulla trasformazione del Paese in uno «Stato di polizia».
L’uomo è stato fermato dalla polizia e poi rilasciato ma rischia fino a 15 giorni di detenzione. Per la sua performance di denuncia, Pavlensky aveva scelto proprio il giorno della festa della polizia. A quanto riferisce l’agenzia Rapsi, il tribunale distrettuale Tverskoy ha aperto un caso che lo vede accusato di «atti di teppismo minori», ma ha rimandato il fascicolo alla polizia, per errori procedurali. Una volta che tutti i documenti saranno corretti — scrive l’agenzia russa — l’artista potrà  presentarsi davanti ai giudici. Se ritenuto colpevole, rischia il pagamento di una sanzione amministrativa o la detenzione fino a 15 giorni.
Dopo essere stato costretto a interrompere la sua azione, Pavlensky ha rifiutato di essere portato in ospedale per ricevere cure e ha trascorso la notte al commissariato. La foto e il video del suo gesto, nel frattempo, hanno fatto il giro del mondo. L’artista non è nuovo a questo tipo di iniziative: nell’estate 2012, si era cucito le labbra di fronte alla cattedrale di Kazan a San Pietroburgo, per manifestare contro la condanna delle Pussy Riot.


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