L’urlo di Pasolini ai giovani 45 anni dopo

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Bocciofili? Amanti della litote? Sembra un attacco maramaldo a ciò che nel Pd resta di bersaniani e dalemani (amanti dei circoli e delle figure retoriche), ma è da escludere: si tratta di alcuni versi di «Il Pci ai giovani!» di Pier Paolo Pasolini, scritta nel 1968. La poesia più citata e meno letta d’Italia, famigerata per gli scandalosi versi in solidarietà dei poliziotti figli del popolo contro gli studenti figli di papà; versi il cui spirito, ultimo oltraggio, è esasperato da Beppe Grillo che invoca la rivolta dei poliziotti. E allora conviene tenersela stretta, per l’ultima volta, questa poesia di cui è stato infine esaudito il desiderio espresso sin dal titolo: che il Pci andasse ai giovani. E il Pci — ciò che ne resta, la sinistra, convertitosi democraticamente in centro-sinistra — è andato ai giovani (benché non comunisti).
Grazie alle primarie volute da Walter Veltroni, grazie al carisma di Matteo Renzi, grazie ad una parte di Paese che crede sia possibile un patto generazionale per il futuro d’Italia, si è imposta una «squadra» giovane: «Non abbiamo cambiato campo — ha detto Renzi con il suo agevole linguaggio calcistico —, abbiamo cambiato giocatori, li abbiamo sostituiti»; e ancora: «Non è finita la sinistra, è finita una classe dirigente». Quale? Quella che ha iniziato la sua scalata, cui è seguita una duratura permanenza, andando al potere già tra la metà degli anni 60 e i 70, con la Federazione giovanile comunista italiana (Fgci) — cui peraltro Pasolini era molto legato — guidata tra gli altri da Claudio Petruccioli, Massimo D’Alema e, prima di sciogliersi, Gianni Cuperlo.
Oggi, per la generazione cresciuta dopo il crollo del Muro di Berlino, la figgiccì è la Federazione italiana giuoco calcio (Figc). Non c’è più ideologia politica, piaccia o meno ai nostalgici.
Pasolini denunciava i media e i vecchi politici che blandivano i giovani ribelli, suoi interlocutori. Li invitava a contestare la Magistratura e, se volevano prendere il potere, a occupare non tanto le fabbriche o le università, ma il Pci: «Andate, piuttosto, pazzi, ad assalire Federazioni! / Andate a invadere Cellule! / andate ad occupare gli usci / del Comitato Centrale: Andate, andate / ad accamparvi in Via delle Botteghe Oscure!». Da buon scout, Renzi l’ha fatto con la Leopolda, girando in camper, attraverso i gazebo, andando in tv… (non snobbando quella cultura che Pasolini temeva).
Un trionfo, cui stanno seguendo peana e panegirici, come se tutto fosse già cambiato e l’Italia fosse diventata di colpo un paese per giovani. Ai giovani che hanno preso il Pd viene oggi allisciato il pelo; ma è facendo il contropelo, con ruvida schiettezza come Pasolini, che si verifica lo stato di salute di un organismo; scovandone, ad esempio, i parassiti.
Luca Mastrantonio


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