L’alfabeto dell’Europa

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Le imprese hanno perso un quarto della pro­du­zione e nes­suno si chiede che cosa potremo pro­durre. L’Europa sta nego­ziando con gli Usa un disa­stroso Trat­tato che libe­ra­lizza ancora di più com­merci e inve­sti­menti e nes­suno ci fa caso.

Il nostro paese – la poli­tica, l’economia, i media – è preda di una incre­di­bile “distra­zione di massa”, che nasconde i vent’anni di declino dell’Italia, l’impoverimento di nove ita­liani su dieci, le disu­gua­glianze mai così estreme, i pri­vi­legi della finanza. Gli effetti della crisi sono offu­scati dalla gestione della crisi, le pro­te­ste delle vit­time sof­fo­cate dal rumore di fondo del popu­li­smo, dalla reto­rica con­tro “la casta”. «È l’Europa che ce lo chiede»: que­sto l’argomento riso­lu­tivo che can­cella ogni spa­zio per la poli­tica. «È tutta colpa dell’Europa» è la rea­zione, com­pren­si­bile ma sba­gliata, che dilaga nel paese. Una discus­sione docu­men­tata sui pro­blemi sem­bra introvabile.

Pro­viamo allora a farla qui, in que­ste quat­tro pagine spe­ciali che Sbi?lan?cia?moci?.info pub­bli­cherà ogni set­ti­mana con il mani­fe­sto, da oggi alle ele­zioni europee.

È l’occasione per affron­tare i pro­blemi più urgenti dell’economia ita­liana e della poli­tica euro­pea con la pazienza di spie­gare i con­te­nuti, l’impegno di sco­prire che cosa suc­cede ai quat­tro angoli del con­ti­nente, per­fino con la curio­sità di rileg­gere qual­che “clas­sico”. Ini­ziamo oggi dal Trat­tato Usa-Europa su scambi e inve­sti­menti, con­ti­nue­remo ogni venerdì con la que­stione del lavoro, i dilemmi dell’euro, le vie d’uscita dall’austerità, le sfide poste dalle migra­zioni, le poli­ti­che indu­striali, i viaggi nelle peri­fe­rie d’Europa, le regole sba­gliate di un’Europa mal­co­struita. Un filo comune attra­verso tutti i temi è la costru­zione di un alfa­beto dell’Europa di oggi, di che cos’è, di come potrebbe essere. Accanto a que­sto la ricerca di un’alternativa ai disa­stri della crisi, alle mace­rie di trent’anni di libe­ri­smo. Un altro ancora è la rico­stru­zione di un’idea di azione pub­blica rin­no­vata ed effi­cace, dopo la pri­va­tiz­za­zione obbli­gata di quasi tutto. E poi l’esplorazione di che cosa può essere in con­creto la demo­cra­zia, in Europa e in Ita­lia, nei palazzi della poli­tica e nelle pra­ti­che dei movimenti.

Una discus­sione a più voci, ma senza gli strilli della pole­mica, radi­cale nella cri­tica e con­creta nelle pro­po­ste. Una discus­sione come quella che da sette anni tro­vate sul sito www?.sbi?lan?cia?moci?.info, nella decina di ebook rea­liz­zati, nella lunga serie di appun­ta­menti che Sbi­lan­cia­moci orga­nizza ogni anno. Tutti i mate­riali di que­sti “spe­ciali” saranno dispo­ni­bili anche sul sito (spesso in ver­sione più ampia), dove avranno seguito con altri inter­venti. Quat­tro pagine che pun­tano a far dia­lo­gare vari altri media – gior­nali, radio, siti – impe­gnati sugli stessi ter­reni, scon­fi­nando dai ristretti oriz­zonti ita­liani. Una scom­messa per “sbi­lan­ciare l’informazione”, allar­gare il dibat­tito, con­di­vi­dere idee. Uno stru­mento per tutti, e un invito a tor­nare protagonisti.


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