Lista Tsipras, lasciano i garanti Camilleri e Flores

Lista Tsipras, lasciano i garanti Camilleri e Flores

Loading

Non sono riusciti a far passare una settimana dalla presentazione delle candidature che la lista Tsipras è già in mille pezzi. Tra candidati che se ne vanno sbattendo la porta, scontri dietro le quinte, sgambetti e liti urlate, la velocità con cui lo stereotipo della sinistra votata all’autodistruzione prende corpo e arriva alla meta stavolta è da record. Ultimo atto, un comunicato di cinque righe pubblicato su Micromega con cui Andrea Camilleri e Paolo Flores D’Arcais fanno sapere di aver scritto una lettera a Alexis Tsipras nella quale «prendono atto di non fare più parte dei garanti della lista “l’Altra Europa”» e che resteranno come «due tra i 30mila cittadini » che sostengono il movimento. Fine, uscita di scena, dopo la battaglia consumata intorno alle candidature di Taranto, sotto il titolo «anti-Ilva» contro Sel. Da questa partita accusano di essere stati estromessi, Camilleri e Flores D’Arcais, ai quali Tsipras indirizza a sua volta una lettera nella quale sottolinea di sostenere «tutti i garanti che aiutino il successo della lista, senza alimentare continue e superate tensioni», ma riconoscendo loro l’impegno speso, finora, proprio per evitare fibrillazioni.
Sembra però impossibile ormai che possa rientrare il caso, scoppiato in seguito al ritiro della candidatura dell’attivista di PeaceLink Antonia Battaglia, che non tollerava di stare in lista, nella circoscrizione Sud, accanto a due esponenti di Sel, Gano Cataldo e Dino Di Palma. Scriveva infatti la Battaglia: «I miei principi morali ed etici e la netta consapevolezza di non voler portare avanti una campagna per Taranto e per il Sud accanto a esponenti di un partito che ancora ieri ha continuato a disconoscere le proprie gravi responsabilità sulla questione Ilva, mi inducono a ritirare la candidatura». Decisione preannunciata dalla lettera che la stessa attivista aveva inviato lo scorso 5 marzo ai garanti della lista Tsipras e alla quale i “saggi” Guido Viale, la giornalista Barbara Spinelli e lo storico Marco Revelli avevano risposto chiedendole di ripensarci. Sarebbe stata proprio questa corrispondenza a far traboccare il vaso per Paolo Flores D’Arcais, che da Micromega accusa gli altri garanti di aver «occultato» la lettera della Battaglia.
Guido Viale, dal sito web de “L’Altra Europa” ammette: il caso Battaglia «è una nostra sconfitta. Eravamo felici per una candidatura che abbiamo sollecitato, non siamo riusciti a trovare un accordo», ma «le accuse a Vendola non sono state oggetto della nostra discussione. Ognuno è libero di pensarla come vuole». E se ognuno la pensa come vuole, così è stato sin dalle prime battute, ancora prima del debutto di lista e simbolo.
Dall’inizio il gruppo dei professori si è spaccato in due, tra un’anima movimentista e una col debole per la giustizia, che hanno fatto scintille quando si è trattato di scegliere fra le candidature di Luca Casarini, nome e volto dell’area antagonista – visto di buon occhio da Spinelli, Viale, Revelli e appoggiato da Tsipras in persona – e Sonia Alfano, arrivata a Bruxelles nel 2009 con l’Idv, che piaceva invece ai più severi Camilleri, Flores D’Arcais e Luciano Gallino, che avrebbero voluto arruolare pure giornalisti come Travaglio e Scanzi, di dichiarate simpatie grilline. Scontro, quello su Casarini, finito con il benvenuto all’ex no global e i resti fumanti della candidatura di Camilleri, ritiratosi per protesta. Così si è frantumata la testa di lista della Syriza italiana, che aveva deciso di scommettere sul nome dello scrittore, insieme a quelli della Spinelli, Moni Ovadia e dello storico Adriano Prosperi come testimonial da mettere in lista ma dichiaratamente pronti, se eletti, a lasciare il posto ad altri, con più «energie e competenze » per andare a Bruxelles.
Altro caso, l’esclusione dalle liste dell’imprenditrice palermitana Valeria Grasso, pizzicata a un’iniziativa di Fratelli d’Italia. E chissà che, tra divorzi precoci e malumori, qualche altra sorpresa non arrivi fra domani e domenica a Bologna, dove Tsipras parteciperà al congresso nazionale dell’Arci, presente anche Vendola.



Related Articles

Cronaca di un fallimento annunciato

Loading

USA Chiusi senza risultati i lavori del «supercomitato» bipartisan che doveva decidere tagli di bilancio per 1200 miliardi

Obama: «Voltare pagina sulle armi alla polizia»

Loading

Reclaim the dream. Migliaia di persone hanno marciato a Staten Island in nome di Eric Garner, ucciso da un agente

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment