L’anonimo benefattore che lascia nella posta assegni circolari da 10 mila euro

by redazione | 29 Marzo 2014 10:25

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BUSTO ARSIZIO (Varese) — La prima volta era accaduto nove mesi fa. Una pioggia di assegni circolari per un totale di 41 mila euro era finita nelle cassette della posta di alcune Onlus di Busto Arsizio. Nessun messaggio, nessun indizio per risalire all’anonimo « benefattore seriale », come era stato subito battezzato. Un uomo o una donna misteriosi che si aggirano di notte per la città infilando buste nella cassetta della posta di associazioni che si occupano di minori, di disabili, di malati. Tutto senza lasciare traccia.
La settimana scorsa il «miracolo» si è ripetuto. Un assegno di diecimila euro è stato inserito, sempre di notte, nella cassetta delle lettere della Unitalsi, l’associazione che assiste e accompagna i malati a Lourdes. Ma questa volta con un breve messaggio. «L’altro giovedì — ricostruisce il presidente della sottosezione cittadina, Alberto Bossi, 70 anni — sono andato nella nostra sede nel primo pomeriggio. Il portone è in un cortile della parrocchia centrale di San Giovanni, nel cuore della città, e ho trovato una busta bianca, senza francobollo. L’ho aperta. C’era un bigliettino scritto a macchina che recitava così, “Grazie per quello che siete e per tutto quello che fate”».
Bossi racconta che è stato uno choc. «Mi tremavano le mani — dice — e la sera stessa, alla riunione del consiglio direttivo, ho preso subito la parola e ho spiegato che dovevo comunicare una notizia strabiliante. Ho messo la busta sul tavolo e ho detto ai soci di aprirla. Qualcuno si è commosso fino alla lacrime». Quei soldi per loro saranno molto utili. Con la crisi economica, è diventato difficile persino comprare un biglietto del treno per recarsi a pregare a Lourdes. Ora Bossi sta per proporre ai 153 soci di impiegare quel denaro per comprare delle carrozzine più confortevoli. «Sapevo che esisteva in città un benefattore misterioso — conclude — ma non potevo immaginare che sarebbe venuto anche da noi».
Un’altra busta con un assegno circolare della stessa cifra è arrivata pochi giorni fa anche alla sede della Aias, l’associazione che si occupa dei bimbi distrofici e che aveva ricevuto un identico assegno nel giugno scorso, quando era stata beneficiata pure la Onlus Bianca Garavaglia, un sodalizio impegnato nella lotta ai tumori infantili.
Il benefattore misterioso cerca di dare a tanti, senza distinzioni. Sempre nove mesi fa aveva regalato un assegno circolare di quindicimila euro all’Anfass, l’associazione che offre assistenza ai disabili e alle loro famiglie. Poi era passato dalla sede di una comunità di recupero per tossicodipendenti e aveva lasciato tremila euro. Stessa cifra all’Associazione Lions Tosi-Ravera.
In città, c’è chi sussurra che in realtà le buste non vengano sempre infilate nelle cassette delle lettere nottetempo, ma che vengano consegnate, a mano, ai responsabili e che sia lo stesso benefattore a chiedere di raccontare una piccola bugia per rimanere nascosto.
Luigi Corvi, Roberto Rotondo

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