Si suicida il capo della security di Telecom, collaboratore di Tavaroli

Un uomo si è suicidato a Roma lanciandosi dal terrazzo del palazzo della sede di Telecom Italia, a Parco De Medici, a Roma. Si tratta di Emanuele Insinna, 54 anni, capo della sezione Security e in passato stretto collaboratore di Giuliano Tavaroli, ma mai coinvolto nell’inchiesta sulle intercettazioni che aveva avuto proprio Tavaroli tra i protagonisti principali.
Restano da chiarire i motivi del gesto. Sul luogo sono al lavoro i Carabinieri. Inevitabile il ricordo di quanto accaduto nel luglio 2006, quando Adamo Bove, 42 anni, ex poliziotto e responsabile della Security governance di Telecom parcheggiò la sua auto sul cavalcavia di via Cilea, nel quartiere del Vomero, a Napoli e si lanciò morendo sul colpo. In quel caso il dirigente era indagato per violazione della privacy.
In questo caso, Insinna non avrebbe lasciato alcun biglietto d’addio per spiegare i motivi dell’estremo gesto, ma secondo quanto si è appreso, tuttavia, si era separato recentemente dalla moglie e non è quindi escluso che questo episodio possa averlo portato a uno stato di depressione.
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