Arrestata lady Matacena Massoneria, accuse a Scajola

by redazione | 12 Maggio 2014 8:22

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NIZZA- UN PO ’ struccata, il viso tirato da sei ore e 20 minuti di viaggio, gli occhi stanchi dietro occhiali da sole, pantaloni bianchi e camicetta dello stesso colore. Chiara Rizzo Matacena non è passata inosservata fra tanti passeggeri provenienti da Dubai.
I TRE uomini della Dia di Genova, alle 14,30 l’hanno individuata sulle scalette del boeing della Emirates, sul volo che giornalmente collega la città della Costa Azzurra con la capitale degli Emirati Arabi Uniti. Ed hanno indicato “la bionda vestita di bianco e le scarpette ginniche”, ai colleghi francesi, che al momento del controllo passaporti l’hanno invitata ad accomodarsi nell’ufficio della Paf, la polizia aeroportuale francese. Qui il colonnello Sandro Sandulli, della Dia, le ha consegnato il mandato di cattura europeo firmato dal Gip Olga Tarzia di Reggio Calabria.
«Voglio andare in Italia per chiarire subito la mia posizione, non voglio essere trattenuta in Francia », ha detto la moglie di Amedeo Matacena, dell’ex parlamentare di Forza Italia latitante dopo la condanna a 5 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Chiara si è mostrata sorpresa – non aveva certo l’aria della femme fatale con cui amava apparire sulle riviste patinate monegasche – non si aspettava di essere arrestata e bloccata in Francia. D’altra parte, nella mattinata di ieri il suo avvocato, Bonaventura Candido, aveva annunciato il viaggio programmato, arrivo nel capoluogo calabro alle 22.40 con il volo proveniente da Roma.
Secondo alcune telefonate intercettate mentre parla con Claudio Scajola, lady Matacena avrebbe occultato la titolarità di diverse società riconducibili al marito, nonché di aver favorito la sua latitanza. Perciò è finito in carcere pure l’ex ministro dell’Interno, ed agli arresti domiciliari la sua segretaria Roberta Sacco e l’ex segretaria di Matacena, Maria Grazia Fiordalisi.
L’avvocato Carlo Biondi, l’altro difensore (figlio dell’avvocato Alfredo, ex parlamentare di Forza Italia) assicura che l’ex modella aveva già un biglietto aereo per l’Italia. La polizia francese, però, ha cambiato i suoi piani. Oggi, alle 14,30, non prima delle 24 ore dall’arresto, la bella Chiara sarà sentita dall’Avvocato Generale (in Italia corrisponde al Procuratore Generale) di Aix en Provence, che dovrà verificare la regolarità delle operazioni di arresto fatte dalla polizia giudiziaria francese e chiederà alla Rizzo se accetta di essere estradata in Italia. «Lei lo farà, anche perché era sua intenzione tornare», precisa Biondi. Subito dopo sarà associata ad un carcere francese, in attesa delle procedure.
Ieri, sono bastati 20 minuti dentro l’ufficio della Paf dell’aeroporto Nice Cote d’Azur, poi i tre agenti francesi in abiti borghesi e la donna hanno raggiunto l’auto scura con targhe civili, posteggiata all’esterno. Hanno infilato il trolley marrone dentro il bagagliaio, e 15 minuti dopo aver percorso alcune vie, seguiti dalla Fiat, l’utilitaria marrone degli uomini della Dia, hanno imboccato Rue de Requebiliere, hanno varcato il cancello del Centre Auvare de Police Nationale. In questa vecchia caserma, cintata da mura, trasformata in commissariato della polizia giudiziaria, Chiara Rizzo ha passato la notte.
L’interrogatorio di oggi sarà in presenza dell’avvocato: «Finora non abbiamo avuto modo di sentire la signora, non potevamo farlo perché ricercata, so che ha scritto una mail al mio collega, con la quale ha comunicato il piano di rientro in Italia, trasmesso anche alla Procura di Reggio Calabria» ha precisato ieri Biondi. «Il trasferimento a Reggio Calabria sarà a carico dello Stato e si allungheranno i tempi prima che Chiara Rizzo possa presentarsi ai magistrati », aggiunge però il collega Candido, stigmatizzando l’arresto in Francia.
Le accuse, secondo gli avvocati, si basano «su alcune intercettazioni molto criptiche e bisognerà vedere se questo impianto accusatorio resterà solido «. Candido ha poi parlato del rapporto tra la signora Matacena e Claudio Scajola: «Un legame che viene da lontano, da quando Amedeo era parlamentare. Inoltre, la famiglia Matacena vive a Montecarlo e Scajola a Imperia, è un rapporto consolidato nel tempo».

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