Expo, ecco la task force Renzi chiama Cantone il pm anti-tangenti

Expo, ecco la task force Renzi chiama Cantone il pm anti-tangenti

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ROMA . Tocca a Raffaele Cantone vigilare sull’Expo di Milano ed evitare altri guai giudiziari. Dopo gli ultimi arresti, Matteo Renzi ufficializza la nascita di una task force.
A guidarla sarà in prima persona il magistrato da poco nominato presidente dell’Autorità nazionale anti-corruzione. Già domani, quando il premier arriverà a Milano per visitare i cantieri dell’Esposizione e fare il punto sui lavori, Cantone lo accompagnerà nella trasferta milanese.
Non sono ammessi ulteriori ritardi, un altro stop per via delle inchieste potrebbe davvero portare al fallimento dell’Expo. È quello che ha spiegato in queste ore il commissario unico Giuseppe Sala a Palazzo Chigi. E il governo è ormai coinvolto in prima linea per evitare un flop. L’Italia non può permetterselo. Renzi insiste, parlando con i suoi: «Milano ce la farà, noi non molliamo. Vogliono usare la vicenda Expo contro il Pd? Bene, ci salto sopra e ci metto la mia faccia. È un’occasione troppo grossa per buttarla via. Posso perdere due punti percentuali ma non perderemo questa opportunità». I provvedimenti recenti delle procure, da quella di Milano a quella di Reggio Calabria contro Scajola, gettano, in piena campagna elettorale, una luce ambigua sulla politica in generale. Beppe Grillo, nel suo tour di comizi, sta usando l’argomento della nuova Tangentopoli per dare spinta al Movimento 5stelle.
Per questo è chiaramente il comico il bersaglio delle parole che ieri Renzi ha pronunciato alla Fincantieri. C’è una via alternativa alla«disperazione» e alle «urla» che instillano «paura», ha detto il premier. C’è un’Italia che investe e dà lavoro, un’Italia che «riparte». È l’appello contro «il partito della rabbia».
La scelta di Cantone viene confermata dal ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina: «Alla riunione di domani parteciperà anche il magistrato», annuncia Martina. «Bene se il governo incarica Raffaele Cantone di seguire Expo: è un magistrato capace che stimo molto. Ci sarà piena collaborazione», dice il governatore della Lombardia Roberto Maroni. La giornata di domani dunque sembra davvero un passaggio decisivo per le sorti dell’Expo. La reazione agli arresti dev’essere immediata e forte. Senza dimenticare i riflessi elettorali della vicenda.



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