Articolo 18. Carniti: “Chi vuole l’abolizione non ha mai visto una fabbrica ”

TORINO . La discussione sull’articolo 18? «Dibattito tipicamente estivo. Molti di coloro che ne parlano non sono mai stati in una fabbrica ». Pierre Carniti, storico leader della Cisl, non si appassiona alla querelle innescata dal diktat di Alfano: «Più che una discussione ideologica, mi sembra teologica».
Carniti, periodicamente si sostiene che l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori blocca la ripresa economica. È d’accordo?
«Mi pare una tesi un po’ demenziale, di quelle che animano la discussione sotto l’ombrellone per fare due chiacchiere con il vicino».
Eppure la sostengono fior di politici ed economisti..
«Mi dica, quanti di loro hanno mai visto una fabbrica? Sono tutti esperti, professori, per carità. Ma la realtà è spesso molto diversa da come la si studia ».
Ammetterà che lo Statuto dei lavoratori è nato in un momento diverso dall’attuale. Non è venuto il momento di cambiare?
«Certo, il periodo storico ed economico era assai diverso. Si era alla fine degli anni Sessanta, l’Italia era in pieno boom economico, c’era oggettivamente meno precarietà di oggi. Io non sono mica contrario ad ammodernare le norme, solo vorrei che si evitasse di aprire una discussione rovesciata».
Rovesciata?
«Beh, è abbastanza strano che per affrontare la crisi per mancanza di lavoro si parta dall’articolo 18. Il lavoro va creato, vanno promossi gli investimenti. Se si riuscirà a fare questo poi ci si potrà mettere intorno a un tavolo a discutere dell’articolo 18. Lo Statuto dei lavoratori va aggiornato ma l’aggiornamento dovrebbe servire per aumentare le tutele anche a chi oggi è precario».
Dunque non è vero che lo Statuto blocca la ripresa?
«Ma per piacere. Oggi metà dei lavoratori italiani vive senza le tutele dello Statuto e non mi pare che questo abbia posto le premesse per una vigorosa crescita dell’economia».
Discussione ideologica?
«Direi piuttosto teologica. Del tipo: ‘Lei crede in Dio?’. C’è chi ha la fortuna di crederci e chi no ma il dibattito finisce lì. Chi sostiene che l’articolo 18 blocca la crescita fa un ragionamento simile: lo sostiene e basta. A prescindere dalle dimostrazioni».
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