Bombe e caccia di Tsahal nei cieli sardi

Bombe e caccia di Tsahal nei cieli sardi

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Dura presa di posi­zione delle reti paci­fi­ste e per il disarmo, inter­ro­ga­zioni par­la­men­tari di Sel e M5S e una let­tera aperta al mini­stro della Difesa per­ché sospenda le eser­ci­ta­zioni mili­tari con­giunte Italia-Israele che da ieri sono al cen­tro di una pole­mica che sta mon­tando in diverse parti d’Italia, dove ai pre­sidi per il soc­corso a Gaza e con­tro la guerra nella Stri­scia si aggiunge ora un capi­tolo tutto nazio­nale.
Sono gli effetti di una vicenda — di cui «il mani­fe­sto online» ha dato noti­zia ieri mat­tina — che ha lasciato di stucco chi ha avuto in mano il «Pro­gramma per il secondo seme­stre 2014», un docu­mento pre­pa­rato dai ver­tici mili­tari in cui si dà conto delle atti­vità che si svol­ge­ranno in Sar­de­gna a par­tire dal 21 di set­tem­bre. Quasi nasco­sto tra mille noti­zie e infor­ma­zioni, un capi­to­letto riguarda le eser­ci­ta­zioni a Capo Fra­sca, punta occi­den­tale della Sar­de­gna, dove è pre­vi­sto che piloti israe­liani volino con cac­cia F15 e F16 (gli stessi in azione a Gaza) assieme ad altri aerei d’attacco (Tor­nado, Amx, Mirage) sia ita­liani sia di altri Paesi alleati. Non si limi­te­ranno al sor­volo ma sgan­ce­ranno «arti­fizi» (come si chia­mano in gergo), ossia bombe che vanno dai 6 chili ai 500 kg sino a una ton­nel­lata di peso, stando almeno a quanto è stato spa­rato nella pas­sata sta­gione. La noti­zia ha sca­te­nato prima l’ira degli indi­pen­den­ti­sti sardi, che hanno chie­sto lumi alla Regione, ma poi è rapi­da­mente cir­co­lata tra le reti paci­fi­ste.
Mer­co­ledi pome­rig­gio — appro­fit­tando di un incon­tro già in agenda al mini­stero degli Esteri — Rete Ita­liana Disarmo, Rete della pace, Sbi­lan­cia­moci e Tavolo dei corpi civili di pace hanno mani­fe­stato al sot­to­se­gre­ta­rio Lapo Pistelli la cer­tezza che simili eser­ci­ta­zioni siano una chiara vio­la­zione della Legge 185 per­ché, spiega Fran­ce­sco Vignarca di Rid, «lo stesso Neta­nyahu ha detto che Israele è in guerra». A vio­lare la legge, aggiunge Vignarca, ci sareb­bero anche circa 21 milioni di euro di pic­coli arma­menti acqui­stati da Israele — la cui desti­na­zione risulta dif­fi­cile da deci­frare — e la ven­dita di cac­cia da eser­ci­ta­zione dell’Alenia-Aermacchi. Veli­voli che pos­sono benis­simo essere impie­gati per bom­bar­dare. La Rete della Perugia-Assisi ha invece scritto una let­tera alla mini­stro Pinotti, chie­dendo alla tito­lare della Difesa di «annul­lare imme­dia­ta­mente le eser­ci­ta­zioni mili­tari pre­vi­ste nel mese di set­tem­bre in Sar­de­gna» defi­nite «scon­ve­nienti e inop­por­tune».
Sul fronte poli­tico si è mossa Sini­stra Eco­lo­gia e Libertà depo­si­tando una mozione che chiede al governo l’annullamento delle eser­ci­ta­zioni e un’interrogazione al mini­stro Pinotti in cui si domanda «quali siano gli inten­di­menti in merito alle eser­ci­ta­zioni in pro­gramma con le forze aeree israe­liane per il secondo seme­stre 2014» e se non intenda inter­ve­nire «tem­pe­sti­va­mente» per annul­larle. Il M5S ha dif­fuso una nota nella quale fa sapere di aver chie­sto al governo di sospen­dere «con effetto imme­diato le pro­ce­dure rela­tive alle eser­ci­ta­zioni mili­tari da parte dello Stato d’Israele nei cieli della Sar­de­gna». I par­la­men­tari M5S della Com­mis­sione Esteri e Difesa chie­dono inol­tre all’esecutivo che si pro­ceda per evi­tare che il Memo­ran­dum del 2005, che sta­bi­li­sce la coo­pe­ra­zione mili­tare tra Roma e Tel Aviv, venga rin­no­vato nel 2015.



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