G20. Obama detta la linea alla Ue: «Uniti contro Putin»

by redazione | 16 Novembre 2014 19:10

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Nel suo discorso al sum­mit dei G20 a Bri­sbane, in Austra­lia, Obama ha cer­cato di con­te­nere la cla­mo­rosa scon­fitta da poco patita in Asia, al ver­tice dell’Apec, riba­dendo l’impegno ame­ri­cano nella regione.

Indi­cando chia­ra­mente nella Cina uno dei peri­coli, il pre­si­dente Usa ha fatto rife­ri­mento ai dis­sidi nel mar cinese meri­dio­nale, con­fer­mando come la sua stra­te­gia di pivot to Asia sia ancora rile­vante per la poli­tica estera di Washing­ton. Nono­stante i paesi asia­tici abbiano affos­sato la pro­po­sta ame­ri­cana di un patto di libero com­mer­cio che esclu­deva la Cina, Obama ha uti­liz­zato il G20 per tor­nare alla carica.

E non a caso ha pun­tato tutte le sue atten­zioni sull’Europa, aiz­zando, se mai ce ne fosse biso­gno, il vec­chio con­ti­nente con­tro la Rus­sia di Putin. Sal­tato il patto asia­tico, Obama ha asso­luta neces­sità di andare avanti sul Ttip. E dare addosso alla Rus­sia per la crisi ucraina serve, dal suo punto di vista, a com­pat­tare il fronte euro­peo, la cui poli­tica estera appare sem­pre più affi­data a Washing­ton e alla Nato. Il pre­si­dente russo non è parso gra­dire gran­ché que­sto clima di asse­dio e pare abbia anche pen­sato di abban­do­nare il ver­tice in anti­cipo, dopo aver incon­trato alcuni lea­der occi­den­tali. Nella gior­nata di ieri, però, il por­ta­voce del Crem­lino ha smen­tito la voce di una fuga di Putin.

Ma le que­stioni legate a Ucraina e san­zioni, sono stati i grandi pro­ta­go­ni­sti della prima gior­nata del G20, non prima di un inter­vento del pre­si­dente cinese Xi Jin­ping, che ha tenuto a sot­to­li­neare quanto sotto gli occhi di chiun­que: gli equi­li­bri mon­diali sono cam­biati. «I Paesi Brics devono atti­va­mente par­te­ci­pare alla coo­pe­ra­zione inter­na­zio­nale mul­ti­la­te­rale e fare sen­tire la loro voce nella gover­nance eco­no­mica glo­bale» ha detto il pre­si­dente cinese, Xi Jin­ping, incon­trando a Bri­sbane gli altri lea­der del gruppo — il pre­si­dente russo Vla­di­mir Putin, il pre­mier indiano Naren­dra Modi, il pre­si­dente suda­fri­cano Jacob Zuma e la pre­si­dente bra­si­liana Dilma Rous­seff — a mar­gine dei lavori del G20.

«I Brics devono rima­nere impe­gnati ad intese a lungo ter­mine per la coo­pe­ra­zione eco­no­mica e a rea­liz­zare part­ner­ship eco­no­mi­che più strette, faci­li­tando le rela­zioni dei mer­cati, l’integrazione finan­zia­ria e la con­nes­sione delle infra­strut­ture», ha detto ancora Xi, sot­to­li­neando che il gruppo in que­sto modo potrà agire «non solo come motore dell’economia glo­bale, ma anche come scudo della pace mon­diale».
«Se il Pre­si­dente Putin si aspet­tava un calo­roso ben­ve­nuto diplo­ma­tico al G20 sotto il sole cocente di Bri­sbane, sarà rima­sto deluso, dato che è stato sot­to­po­sto a qual­cosa di più simile a un rigido inverno sibe­riano», ha scritto l’analista poli­tico della Bbc, Gary O’Donoghue.

Lunedì, i mini­stri degli esteri Ue pren­de­ranno in con­si­de­ra­zione la pos­si­bi­lità di esten­dere le san­zioni con­tro la Rus­sia e il week end austra­liano non pro­mette grandi ripen­sa­menti. Putin ha avuto incon­tri deci­sa­mente rile­vanti con Hol­lande, Came­ron, Mer­kel e Juncker.

Nell’incontro con Came­ron si è detto che i due paesi «sono inte­res­sati a ripri­sti­nare i rap­porti tra Rus­sia e Occi­dente e a pro­muo­vere misure effi­caci per risol­vere la crisi ucraina», men­tre il padrone di casa, il pre­mier austra­liano Tony Abbott, aveva fatto sapere che «avrebbe preso di petto» Putin. Il capo del governo cana­dese, Ste­phen Har­per, aveva detto: «Gli strin­gerò la mano, ma gli dirò una sola cosa, fuori dall’Ucraina».

Putin ha invece chie­sto al pre­si­dente fran­cese Fran­cois Hol­lande di «ridurre al minimo i rischi e le con­se­guenze nega­tive» delle ten­sioni inter­na­zio­nali nelle rela­zioni tra i due paesi. Infine Mer­kel, con cui Putin avrebbe par­lato prin­ci­pal­mente di Ucraina orien­tale. «Abbiamo spie­gato det­ta­glia­ta­mente, sin nelle sfu­ma­ture, l’approccio russo a que­ste situa­zioni», ha spe­ci­fi­cato al ter­mine dell’incontro il por­ta­voce del Cremlino.

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