«Gli onesti non appoggiano Renzi» Le parole di Landini, l’ira del Pd
Un tentativo per evitare in extremis la protesta. E anche una mano tesa per far scendere quella tensione fra governo e sindacati, che ha raggiunto il suo picco dopo la carica contro gli operai delle acciaierie di Terni di 20 giorni fa. Sembra difficile, però, che l’apertura di ieri possa portare qualche risultato. Lo stesso Renzi ha detto che il 9 dicembre, cioè quattro giorni prima dello sciopero, ci dovrebbe essere il via libera definitivo al Jobs act, la riforma del mercato del lavoro che, insieme alla legge di Stabilità, è al centro della protesta dei sindacati. Ieri il Jobs act è arrivato nell’aula della Camera: solo 200 emendamenti, forse il voto di fiducia non ci sarà.
Lorenzo Salvia
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