La tassazione sui fondi pensione e sull’anticipo del Tfr, i contributi minimi dei lavoratori autonomi, l’Irap. Per non dire del canone Rai. Sono questi gli argomenti che il senato, dove i numeri per la maggioranza sono assai meno tranquilli della camera, dovrà affrontare. Oltre alla «local tax», una tassa unica sugli immobili che secondo la proposta del Nuovo centrodestra dovrebbe accorpare (e ridurre) la complicata tassazione municipale sulle case. I tre voti di fiducia di ieri — ai quali i deputati del Movimento 5 stelle hanno scelto di non partecipare — ancora non bastano. La legge di stabilità dovrà tornare alla camera per l’approvazione definitiva, entro natale.
Ma intanto è ancora una dichiarazione del presidente del Consiglio a sollevare polemiche. In un videomessaggio all’assemblea della Cna, la Confederazione dell’artigianato e della piccola impresa, Renzi si è così rivolto alla platea: «Ciascuno di voi è un imprenditore, un artigiano, un lavoratore. Sa perfettamente che partire la mattina con il grido “tanto non ce la faremo mai”, non è soltanto frustrante, rende impossibile l’impresa. Chi la mattina si alza e prova a fare il suo mestiere, e lo fa mettendosi in gioco tutto, è un eroe dei tempi nostri, è un eroe della quotidianità». La traduzione delle prime agenzie e dei siti internet è appena un po’ sbrigativa — Renzi: gli imprenditori sono gli eroi del nostro tempo — ma non sbaglia nel cogliere il fatto che il premier rivolgeva i suoi complimenti a un’assemblea di imprenditori, definendo loro «lavoratori». In ogni caso monta una polemica con la Cgil e con altri sindacati, del resto sono i giorni caldissimi che precedono il passaggio del Jobs act al senato e lo sciopero generale. Rivolgendosi agli artigiani e piccoli imprenditori riuniti a Mirandola, in provincia di Modena — significativamente in un capannone di un’azienda metalmeccanica ricostruito dopo il terremoto del 2012 — Renzi vanta una «riduzione di 18 miliardi del carico fiscale», nelle sue parole «l’inizio di un processo rivoluzionario». Come si sa il conteggio è assai contestato dal momento che i tagli alle regioni e ai comuni si traducono e si tradurranno in aumenti delle tassazioni locali. In ogni caso Renzi insiste: «La nostra parte la facciamo semplificando il sistema fiscale, anche perché vorrei vedere come si fa a renderlo più complicato il sistema fiscale italiano».
La frase sull’«eroismo» imprenditoriale non suscita solo le reazioni del sindacato, incontra anche la freddezza degli stessi imprenditori. «Questi eccessi non fanno bene al paese, Renzi sbaglia», dice l’industriale e deputato montiano Alberto Bombassei. «Tutti gli italiani sono eroi in questo momento, sono polemiche sterili», commenta il presidente della Confindustria Giorgio Squinzi. Da palazzo Chigi invitano a leggere le parole di Renzi come rivolte anche ai lavoratori. Sarebbe bastato ascoltare la frase per intero — commentano alla presidenza del Consiglio, evidentemente preoccupati dalla piega delle polemiche — per evitare fraintendimenti, forzature o strumentalizzazioni. Stessa puntualizzazione che arriva dalla segreteria del Pd: «Voler polemizzare a tutti i costi non gioca al paese». Da tenere a mente.