Scontro tra marina spagnola e gommoni di Greenpeace Ferita un’attivista italiana
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Un’attivista italiana di Greenpeace è stata ferita ieri al largo delle isole Canarie durante un’azione di protesta contro una nave da trivellazione della spagnola Repsol. Secondo la ricostruzione di Greenpeace Italia, la giovane di 21 anni, le cui generalità ieri non sono state divulgate «per ragioni di privacy», sarebbe stata colpita dall’elica del gommone su cui era a bordo dopo i ripetuti speronamenti ad opera di imbarcazioni della marina spagnola.
Trasportata d’urgenza con un elicottero militare a un ospedale di Las Palmas, le sarebbe stata riscontrata una «frattura scomposta della tibia ed escoriazioni varie». Il ministero degli Affari Esteri sta seguendo «con la massima attenzione» la situazione.
L’incidente è avvenuto al largo di Lanzarote e Fuerteventura, dove la compagnia petrolifera intende avviare trivellazioni esplorative, dopo il via libera ottenuto quest’estate dal governo di Madrid, per un periodo di tre anni. Una decisione che ha sollevato le proteste non solo del gruppo ambientalista ma anche dei leader politici e della popolazione locale, preoccupati per l’impatto ambientale di un progetto che «non soddisfa i requisiti di varie direttive comunitarie». Il governo regionale delle Canarie ha convocato un referendum nell’arcipelago. La consultazione avrebbe dovuto aver luogo il 23 novembre ma è stata bloccata da un ricorso (accolto) del governo centrale di Madrid alla Corte Costituzionale, sulla falsariga di quello che ha impedito il referendum per l’indipendenza della Catalogna.
L’incidente è avvenuto al largo di Lanzarote e Fuerteventura, dove la compagnia petrolifera intende avviare trivellazioni esplorative, dopo il via libera ottenuto quest’estate dal governo di Madrid, per un periodo di tre anni. Una decisione che ha sollevato le proteste non solo del gruppo ambientalista ma anche dei leader politici e della popolazione locale, preoccupati per l’impatto ambientale di un progetto che «non soddisfa i requisiti di varie direttive comunitarie». Il governo regionale delle Canarie ha convocato un referendum nell’arcipelago. La consultazione avrebbe dovuto aver luogo il 23 novembre ma è stata bloccata da un ricorso (accolto) del governo centrale di Madrid alla Corte Costituzionale, sulla falsariga di quello che ha impedito il referendum per l’indipendenza della Catalogna.
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