Accordo Meri­diana sulle uscite volontarie, per Renzi è tutto ok

Loading

Per l’accordo rag­giunto ieri nella sede del mini­stero del lavoro tra sin­da­cati e Meri­diana non c’è nulla da festeg­giare. L’intesa pre­vede infatti che se qual­cuno tra i 1.634 dipen­denti dichia­rati in esu­bero vuole andar­sene volon­ta­ria­mente, può farlo. Entro il 30 dicem­bre deve atte­stare con una let­tera di non opporsi al licen­zia­mento, in cam­bio rice­verà fino a un mas­simo di 15.000 euro lordi di incen­tivo e potrà usu­fruire delle regole sulla mobi­lità pre-legge For­nero (le norme molto meno van­tag­giose pre­vi­ste dai prov­ve­di­menti fatti appro­vare dall’ex mini­stro del governo Monti scat­tano dal 1 gen­naio 2015). L’accordo pre­vede anche l’apertura di una nuova pro­ce­dura di licen­zia­mento per i lavo­ra­tori che non inten­dono andar­sene volontariamente.

Tutte le posi­zioni indi­vi­duali, e le norme con­trat­tuali e di legge che le tute­lano, restano salve rispetto all’accordo fir­mato ieri, è quanto i sin­da­cati hanno pre­teso si met­tesse a ver­bale. Su que­sto punto hanno insi­stito con forza le Rsa (Rap­pre­sen­tanze sin­da­cali azien­dali) di Meri­diana. Si sareb­bero oppo­ste all’accordo, altri­menti. La richie­sta è pas­sata gra­zie alla media­zione del sot­to­se­gre­ta­rio Teresa Bel­la­nova, con Meri­diana che ha pro­vato inu­til­mente a resi­stere. Rispetto alla nota a ver­bale impo­sta dai sin­da­cati con­fe­de­rali i mana­ger della com­pa­gnia aerea hanno espresso «vivo disap­punto», facendo a loro volta ver­ba­liz­zare che «l’azienda riba­di­sce quanto già espli­ci­tato nel giu­gno 2011, data di avvio del pro­cesso in corso, e tutti gli accordi in seguito sot­to­scritti». Tra­dotto, signi­fica che Meri­diana con­si­dera i licen­zia­menti non solo neces­sari per la soprav­vi­venza eco­no­mica dell’azienda, ma anche legit­timi sotto ogni pro­filo, sia sul piano sin­da­cale sia su quello legale.

Il pros­simo appun­ta­mento per la ripresa della ver­tenza è il 9 gen­naio, que­sta volta nella sede del mini­stero dello svi­luppo eco­no­mico, come richie­sto dai sin­da­cati. «Il governo — si legge nell’accordo — si è impe­gnato ad assu­mere l’iniziativa per aprire un tavolo di con­fronto indu­striale sulle pro­spet­tive di svi­luppo del gruppo Meri­diana, al fine di accom­pa­gnare, anche con l’utilizzo di ade­guati stru­menti di tutela del lavoro, il pro­cesso di ristrut­tu­ra­zione del gruppo». «Ma la bat­ta­glia è ancora lunga — spiega Fran­ce­sco Stac­cioli, rap­pre­sen­tante dell’Usb, una delle sigle sin­da­cali coin­volte nella trat­ta­tiva — Oggi abbiamo fatto solo un pic­colo passo. Ciò che vogliamo non sono le uscite volon­ta­rie incen­ti­vate, ma la can­cel­la­zione degli esu­beri. È impor­tante che il governo si sia impe­gnato in que­sta direzione».

L’obiettivo, insomma, resta quello della defi­ni­zione di un piano azien­dale che rilanci Meri­diana ed eviti i licen­zia­menti. Secondo fonti sin­da­cali, non dovreb­bero essere più di 400 (su 1.643) i dipen­denti che usci­ranno volon­ta­ria­mente. Per gli altri 1.243 serve una pro­spet­tiva che non sia quella di sostan­ziale liqui­da­zione dell’azienda deli­neata nella prima fase della trat­tiva dal mana­ge­ment Meri­diana. «L’accordo di ieri — com­menta il segre­ta­rio nazio­nale della Filt Cgil, Nino Cor­to­rillo — per­mette a chi lo desi­dera di uscire dall’azienda entro la fine dell’anno, con­sen­tendo (prima dell’entrata in vigore della legge For­nero) di non per­dere un anno di mobi­lità. Solo que­sto. Per il resto, i pro­blemi di Meri­diana riman­gono irri­solti ». E com­men­tando le dichia­ra­zioni del pre­si­dente del con­si­glio Mat­teo Renzi, che ieri con un tweet ha dato per chiusa la ver­tenza, il diri­gente della Cgil osserva: «Dichia­ra­zioni di que­sto tenore sono fuor­vianti. Renzi sba­glia a vedere l’accordo di ieri come una solu­zione del pro­blema Meri­diana. La que­stione va affron­tata in ter­mini indu­striali, non di esu­beri. Ora Meri­diana deve uscire allo sco­perto e dirci che cosa vuole fare della seconda com­pa­gnia aerea italiana».



Related Articles

Emma Bonino: «Fango sulle Ong, ma l’obiettivo sono i salvataggi dei migranti»

Loading

Ong. Emma Bonino: «Si è creato un clima mefitico e il risultato è l’assalto alla sede dell’Oim»

Chi è Giovanni Tria, un ministro dell’Economia a sovranità limitata

Loading

Economia. Paolo Savona potrebbe essere il super consulente per i vertici con Bruxelles

Pomigliano, no della Fiom “Quel piano è incostituzionale”

Loading

Cgil: sì all’investimento ma i diritti non si toccano

Il sindacato: 8 ore di sciopero per il settore il 25 giugno. Chiamparino: si doveva dire di sì

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment