Il pacco dono dell’Expo sotto l’albero di natale

Il pacco dono dell’Expo sotto l’albero di natale

Loading

Nel natale dell’evento pro­messo, Milano si nasconde die­tro la barba finta per con­fe­zio­nare il pacco dono che ral­le­grerà (o gua­sterà) l’anno pros­simo ven­turo: l’Expo 2015. Sono pre­vi­sioni iper­bo­li­che, parole buone per tutti, otti­mi­smo e pac­che sulle spalle a coloro che ci cre­dono e si stanno orga­niz­zando per rac­co­gliere almeno le bri­ciole della grande abbuf­fata. Se tutto andrà bene ce ne sarà per tutti. Biso­gna avere fidu­cia e darsi da fare.

Que­sto è il mes­sag­gio che la pro­pa­ganda ogni giorno si inca­rica di vei­co­lare da qui al pros­simo mag­gio, con accenti par­ti­co­lar­mente zuc­che­rosi in que­ste spente gior­nate festive (da ieri si pos­sono acqui­stare i biglietti per l’Expo sui siti web di Ali­ta­lia ed Eti­had e nei prin­ci­pali aero­porti, chi li acqui­sta entro il 6 gen­naio rice­verà un dolce di cioccolato).

Le aspet­ta­tive sono enormi anche se i pre­pa­ra­tivi dell’evento fino ad ora hanno lasciato sul campo solo brutte sor­prese. Un paio di deli­cate inchie­ste giu­di­zia­rie già silen­ziate dopo l’apparizione sal­vi­fica di Raf­faele Can­tone (l’eroe nazio­nale dell’anti cor­ru­zione). E la più impor­tante delle pro­messe non man­te­nute, quei 70 mila posti di lavoro “veri” che sono diven­tati poco più di quat­tro­mila, “finti”.

La Cisl, ieri, faceva finta di cre­derci: “Sono comin­ciate le prime assun­zioni, a tempo, dei gio­vani che lavo­re­ranno nei pros­simi mesi all’Expo. Noi abbiamo aperto un con­fronto con Regione e Comune per ragio­nare sulla pos­si­bi­lità che almeno per alcuni di loro l’opportunità di lavoro non si esau­ri­sca in que­sti mesi ma possa pro­lun­garsi con una sta­bi­liz­za­zione”. Ragio­nare non costa niente, ma ormai è tutto dimen­ti­cato e i “gio­vani” ci hanno messo una pie­tra sopra.

Il pen­siero meno sofi­sti­cato che dice dell’atteggiamento pre­va­lente viene, come al solito, dal pre­si­dente del Con­si­glio Renzi: “Sono asso­lu­ta­mente con­vinto che Expo sarà una bella cosa. Scom­metto che a giu­gno il carro dei vin­ci­tori sarà pieno. In pas­sato qual­cuno sui grandi eventi in Ita­lia ha pro­vato, e ci è anche riu­scito, a rubare. Sta­volta li stiamo beccando”.

Liqui­dato con una bat­tuta il deli­cato fronte giu­di­zia­rio (pro­ba­bil­mente la magi­stra­tura tor­nerà a farsi sen­tire a mani­fe­sta­zione già con­clusa), è toc­cato al mini­stro Mau­ri­zio Mar­tina dare ras­si­cu­ra­zioni sulla coper­tura eco­no­mica dell’evento, anche per repli­care alle pole­mi­che di Roberto Maroni che aveva accu­sato il governo di non man­te­nere la pro­messa di inter­ve­nire per coprire i fondi che avrebbe dovuto desti­nare la Pro­vin­cia di Milano: “Quei 60 milioni saranno coperti, ci stiamo lavo­rando e sono tran­quillo. Se poi sarà a novem­bre o dicem­bre inte­ressa solo chi vuole fare pole­mica, il governo si fa carico di un pro­blema gene­rato da altri”.

Nel frat­tempo, il sin­daco di Milano Giu­liano Pisa­pia con­ti­nua ad indos­sare le vesti del testi­mo­nial pri­vi­le­giato dell’evento. Il suo è il volto più spen­di­bile. Ieri, in com­pa­gnia del pre­si­dente dell’Atm Bruno Rota, ha inau­gu­ra­toil primo dei trenta nuovi treni super tec­no­lo­gici della metro­po­li­tana rossa. Per l’Expo dovreb­bero essere quat­tor­dici i treni a dispo­si­zione dei viag­gia­tori, tra cui secondo le pre­vi­sioni dovreb­bero esserci tra i 20 e 30 milioni di turi­sti. Ma la novella più lieta, soprat­tutto per i mila­nesi, è un’altra: “La posi­zione del sin­daco la cono­scete, non ci saranno aumenti dei biglietti del tram, almeno fino alla fine del mio man­dato”. Metà 2016.

Ma sic­come Pisa­pia non è Renzi c’è spa­zio anche per una rifles­sione più sin­cera: “Sarei insen­si­bile se non fossi pre­oc­cu­pato, ma sono molto fidu­cioso, stiamo cor­rendo. La cri­mi­na­lità che ha ten­tato di infil­trarsi è stata scon­fitta, i con­trolli ven­gono fatti e saranno aumen­tati, sono tran­quillo. Allo stesso tempo sta cre­scendo l’interesse sul tema”.

Infine, una sim­pa­tica anti­ci­pa­zione di quel giorno atteso da anni: le Frecce Tri­co­lori apri­ranno l’Expo 2015. “Un avve­ni­mento impor­tante — dice l’Aeronautica — in avvio di una sta­gione che ci vedrà impe­gnati in nume­rose esi­bi­zioni in Ita­lia e all’estero”. Sarà per nutrire il pianeta.



Related Articles

Abusi sessuali e minacce: donne bottino di guerra

Loading

Turchia. Le violenze nelle piazze specchio del machismo dell’Akp. Dal 2002 in drammatico aumento stupri e femminicidi, +1400% dal 2003 al 2010, picco nel 2015 con 413 omicidi. Erdogan le cancella da liste elettorali, governo e vertici di esercito e aziende

In Cina rivoluzione capitalista la proprietà non è più furto

Loading

Il Parlamento vara la parità tra pubblico e privato (la Repubblica, 17 marzo 2007, Pagina 21 – Economia)

Il G20 demolisce l’austerity: «Politica elastica»

Loading

WASHINGTON. Braccio di Ferro era forte perché mangiava tanti spinaci. Peccato però che il padre di Popeye, Crisler Segar, si fosse basato su una teoria sbagliata, dovuta a un errore tipografico del chimico tedesco von Wolf, che per aver mal collocato una virgola aveva attribuito agli spinaci nel 1870 un tenore in ferro dieci volte superiore alla realtà  (la smentita è arrivata con un articolo del chimico T.J.Hamblin, pubblicata cent’anni dopo, nel 1981, sul British Medical Journal ).

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment